FERMO - Direzione Osaka. Non poteva che fare tappa a Fermo il mini road movie che ha l’obiettivo di raccontare le Marche durante l’Expo di Osaka. Il Fermano sarà protagonista a giugno anche grazie a Tipicità, il festival del made in Marche nato sotto il Girfalco, che ha saputo creare un vero ponte con il Giappone e per questo diventato un perno della settimana marchigiana durante l’Expo.
Il docufilm è però qualcosa di più e la scelta di Fermo è motivata dalla bellezza della sala del Mappamondo, del teatro dell’Aquila e del palazzo dei Priori: location che non potevano mancare nei 15 minuti dirette da Paolo Doppieri e scritti da Sergio Ramazzotti.
Ramazzotti, che è anche fotografo e cronista di guerra, ha basato la storia sul concetto di dell'Ikigai, parola giapponese che racchiude il senso da dare alla propria vita: “Tante volte tornando da un fronte di guerra, con molte ferite interiori, sono venuto nelle Marche per guarirle, per ritrovare un equilibrio. È impossibile non percepire qui l'armonia di una popolazione che preserva anche un rapporto di profondo rispetto nei confronti dell'ambiente”.
I protagonisti sono Dharma Mangia Woods e Taiyo Yamaguchi, il due ocche si muove tra le bellezze di Fermo, l'Arco di Traiano al porto di Ancona, l'Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, i torricini di Urbino, il parco del Conero, i Monti Sibillini e i vigneti del Verdicchio. Tutto questo è il corto firmato da Poliarte del Gruppo Rainbow, con il supporto di Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura, per il progetto Metaverso Raffaello, che sarà presentato in anteprima mondiale il 2 giugno 2025 nel Padiglione Italia di Expo Osaka 2025.
“Abbiamo pensato che il Dna dei marchigiani, con il loro artigianato di alto livello, con la loro attenzione ai dettagli, si avvicina alla concezione giapponese di fare e costruire” spiega il fondatore della Rainbow, Iginio Straffi.
La cosa curiosa è che «da quando si è saputo che lo stavamo realizzando, ho continuato a ricevere telefonate da tanti comuni marchigiani che chiedono di essere inclusi...» racconta sorridendo Straffi. Il docufilm dopo l’Expo passerà da un festival all’altro, sempre con l’obiettivo di far conoscere le Marche.
“Uno splendido biglietto da visita emozionale” lo definisce Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura. “Un road movie verso una destinazione interiore” riprende Ramazzotti.
Dopo aver realizzato “un video con le Winx sull'Italia meno conosciuta, nel continuare la nostra collaborazione con le istituzioni abbiamo pensato per l'Expo di Osaka a qualcosa che permettesse di avvicinare il pubblico alla nostra regione, le Marche” chiarisce Straffi.
Il lavoro della fondazione è stato certosino, ogni dettaglio è stato curato e affidato a realtà del territorio leader nel proprio settore. Alcuni esempi: Spinosi, con la sua gastronomia di alta qualità, porta in scena i sapori tipici delle Marche, Lardini firma l'abbigliamento del protagonista maschile, Cult si occupa delle calzature della protagonista femminile vestita da Gaia Segattini Knotwear, brand di maglieria sostenibile, Fabi Shoes firma le calzature dei personaggi maschili.
E poi c’è la musica, una delle ambasciatrici del made in Italy nel mondo che risalta dentro il teatro di Fermo e la Liuteria Quagliano. Il tutto accompagnato dalle note di studenti e insegnanti del Conservatorio di Fermo guidati dal Maestro Luca Marziali.
“Portiamo a Osaka le Marche dei talenti, questa è un’opra – conclude Straffi - di altissimo valore umano che unisce arte e design, amore per il territorio e narrazione cinematografica, un racconto per immagini che avvicina le Marche al Giappone nel segno della bellezza, ed esalta la contemplazione, l’ascolto dell'altro e il miracolo del cambiamento che può trasformare una vita”.
Raffaele Vitali