FERMO – Credito, export, lavoro, infrastrutture: tanta carne al fuoco sul tavolo di Francesco Acquaroli. A girarla, questa volta sulla fiamma per non far bruciare tutto, è la Cna Marche guidata da Paolo Silenzi.
“Il 15 per cento delle imprese marchigiane potrebbe non superare il freddo inverno dell’economia. A rischio 70mila occupati, basti dire che in otto mesi già le Marche hanno perso 3.159 imprese e che il 77 percento di quelle esistenti ha visto un calo degli utili, mentre il 40% ha bloccato ogni investimento” sottolinea Otello Gregorini, che della Cna è segretario.
Di fronte a tutto questo, però, il mercato del lavoro risponde bene con una disoccupazione che scende, da 50 mila a 35mila persone. “Eppure – riprende Silenzi - il 48,7 per cento delle professionalità richieste dalle imprese è di difficile reperimento. Insomma, in un caso su due si rinuncia ad assumere perché non si incrociano domanda e offerta di lavoro”. Torna quindi il tema della formazione, che vede sulla stessa bara degli artigiani anche Confindustria. “Valorizziamo gli Its, sono la strada per formare le professioni richieste dalle imprese”.
Se l’economia reggerà, le infrastrutture arriveranno. Ne è sicuro Francesco Acquaroli, che è intervenuto durante la tavola rotonda moderata dal giornalista Rai Andrea Taffi: “L’Unione Europea ha sbloccato la continuità territoriale per i voli da Falconara. Significa che i finanziamenti per i bandi dell’aeroporto non saranno più considerati aiuti di Stato. E poi l’urgenza della terza corsia su tutto il tratto marchigiano dell’A14: Società Autostrade ha garantito una risposta entro il 30 novembre”.
Intanto le marche continuano a vendere all’estero: “Escludendo il farmaceutico, le esportazioni sono aumentate del 25,2 per cento passando da 5,3 a 6,6 milioni di euro. per questo stiamo lavorando per dotare le imprese di export manager” aggiunge il numero uno camerale Gino Sabatini. Che insieme a tutti lavora per un credito migliore. in questo un ruolo lo gioca il Confidi Unico del presidente Paradisi: “Alle imprese garantiamo finanziamenti al 90 per cento e un tasso d’interesse agevolato, che parte dallo 0,35 per cento”.
r.vit.
