PORTO SANT’ELPIDIO – Il PD chiede, il sindaco Massimiliano Ciarpella risponde. Il segretario Cognigni in un lungo comunicato ha acceso il faro sullo stato di alcuni dei più importanti cantieri in corso in città. In particolare quelli relativi ai fondi Pnrr.
Al centro della richiesta ci sono i lavori di riqualificazione dell’area verde di Villa Murri, di Via Einaudi, il mercato coperto e l’ex Orfeo Serafini. “L’Orfeo dovrebbe completarsi nel 2026, è finanziato con 5 milioni di euro, ma sembra tutto fermo. e così per il mercato coperto. Abbandonato anche il cantiere di villa Murri e di via Einaudi” sottolinea.
E poi aggiunge: “Per essere davvero attrattiva, la città deve dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. Accoglienza turistica significa decoro urbano, spazi pubblici curati, servizi efficienti e infrastrutture moderne. I ritardi accumulati e l’assenza di aggiornamenti rischiano di compromettere non solo la qualità della vita dei residenti, ma anche l’immagine della città”.
Stimolati, il sindaco e il suo vice che ha la delega ai Lavori pubblici fanno il punto sui vari lavori. “Per Villa Murri-Via Einaudi siamo al 55% degli interventi previsti. Per quanto riguarda la parte del parco di Villa Murri e delle Grottacce, i lavori sono temporaneamente fermi, perché è in approvazione una variante richiesta dal Comune per poter incrementare l’illuminazione prevedere una miglior pavimentazione”.
Lavori sospesi in zona mercato coperto in attesa della vasca di laminazione sul lungomare “ma sono state completate tre quarti delle demolizioni” precisano. “Sono stati completati interventi alle fognature e predisposto l’impianto di illuminazione. Il getto dei marciapiedi per la parte pedonale prenderà il via dopo la stagione estiva” chiariscono ancora Ciarpella e Balestrieri.
Sui ritardi al Serafini, Ciarpella è tranchant: “Non è un cantiere che danneggia l’immagine della città. È un disagio temporaneo, nella prospettiva di un risultato futuro che migliorerà gli spazi pubblici e l’aspetto del centro. Il problema capita quando si realizzano opere frettolose o sbagliate, che diventano più un problema che una risorsa. Stiamo evitando che accada. Purtroppo, abbiamo ereditato alcuni progetti privi di una reale progettualità, di visione strategica e prospettiva di lungo termine”.
Insomma, ritardi dovuti spesso a scelte precise: “Continuare su strade già tracciate, senza spirito critico, avrebbe significato sprecare risorse pubbliche. I cantieri non sono fermi: stanno seguendo un percorso responsabile e sostenibile, in cui qualità, sicurezza e visione futura sono la priorità. I nastri vanno tagliati se c' è una visione condivisa ma soprattutto funzionale” conclude Balestrieri. Lavoriamo con serietà e trasparenza, consapevoli che i cittadini non chiedono solo che le opere si facciano, ma che siano utili e durature”.