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L'Arena di Verona accessibile a sordi e ciechi: un veregrense protagonista nel maxi progetto dell'università di Macerata

12 Giugno 2023

MONTEGRANARO/MACERATA – Il mondo è sempre più inclusivo. Lo sanno bene a Fermo, dove Carlo Nofri e il comune lavorano per rendere Fermo, ma anche Porto San Giorgio, Deaf City, ovvero a misura di sordi. All’Arena di Verona, grazie a un progetto dell’Università di Macerata, le idee son già fatti concreti.

E questo grazie a un progetto coordinato da Elena Di Giovanni, professoressa di traduzione e accessibilità all’Università di Macerata. Insieme con la collega Francesca Raffi sono le anime di Ali, una società che si occupa di Accessibilità, lingua e inclusione. Con loro, c’è anche un giovane studente di Montegranaro, laureato con lode, che nel progetto è parte attiva.

Nell’anno del 100° Festival, Fondazione Arena di Verona ha previsto 1.500 biglietti in più destinati a persone con disabilità e un percorso di inclusione che coinvolgerà anche gli accompagnatori e che permetterà a tutti la possibilità di seguire lo spettacolo con supporti sensoriali e cognitivi. 

«Arena Per Tutti porta a compimento un percorso di oltre 15 anni - spiega Elena Di Giovanni - in cui ho visto l’accessibilità agli spettacoli nascere e crescere, in Italia e nel mondo. Questo progetto nasce essendo da subito il più importante, il più aperto e il più internazionale. Siamo pronti ad accogliere nel teatro d’opera più grande del mondo tante persone”.

Si parte con quattro opere: Aida, La Traviata, Nabucco e Rigoletto. “Ogni opera – spiega la docente – sarà preceduta da percorsi multisensoriali gratuiti: le persone con disabilità saranno accompagnate sul palcoscenico e potranno esplorare le scenografie, i costumi, gli attrezzi di scena”. 

Ogni recita sarà accompagnata da un trailer accessibile con audio descrizione e sottotitoli per non udenti. Altra novità assoluta: i programmi di sala digitali, che offrono testi semplificati con caratteri modificabili e ingrandibili, immagini e bozzetti di scena con audio descrizione e testi tradotti nella lingua dei segni italiana. Che da tempo si studia a fermo nel primo vero corso di laurea dedicato.

Gli stessi programmi di sala saranno disponibili in inglese, con traduzione in lingua dei segni internazionale. Saranno infine rese disponibili le schede delle quattro opere in linguaggio Easy To Read, promosso da “Inclusion Europe”, l’Associazione europea per persone con disabilità cognitive, sia italiano che inglese. 

Chiara Fermani

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