Nel centenario della nascita di Francesco Merloni, il figlio Paolo Merloni ha annunciato da Albacina, dove è nata la pima fabbrica, investimenti per 500 milioni. “Mio padre aveva come fine lo sviluppo del territorio, il senso di responsabilità sociale”. La storia prosegue quindi dove tutto è iniziato.
Il Gruppo Ariston, specializzato in soluzioni sostenibili per il comfort climatico e l'acqua calda, ha annunciato una nuova fabbrica al Albacina per la produzione di scaldacqua elettrici di ultima generazione. Lo stabilimento, che si trova nella stessa frazione dove nel 1930 il fondatore Aristide Merloni produsse la prima bilancia, ospiterà oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni.
“In questo sito da 30mila metri quadri integreremo le tecnologie produttive più avanzate per raggiungere un nuovo livello di performance, qualità e servizio al cliente”. Sarà dotato di un ecosistema digitale intelligente sviluppato in collaborazione con Accenture e basato su tecnologia Nvidia. “Ariston Group ha saputo mantenere l'Italia al centro del proprio sviluppo – prosegue Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston Group - dimostrando come la crescita internazionale possa contribuire al benessere del territorio, senza fratture. Basti pensare che oggi l'Italia rappresenta poco più del 10% del nostro fatturato globale ma vi produciamo quasi il 40% dei nostri volumi industriali. Forti delle nostre radici, investiamo per il futuro e sono particolarmente orgoglioso di annunciare l'avvio del nuovo sito di Albacina: dove il nostro gruppo è stato fondato 95 anni fa, sorgerà una delle fabbriche di scaldacqua più avanzate d'Europa”.
Grazie a un digital twin ad alta fedeltà, agenti Ai collaborativi e interfacce naturali daranno vita ad un ambiente produttivo adattivo e auto-apprendente, in cui persone e macchine co-creano eccellenza operativa in modo continuo e sinergico.
“L'intero progetto è stato sviluppato con particolare attenzione agli standard Esg, a garanzia di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e responsabilità sociale. Con il raggiungimento della piena operatività, prevista per fine 2026, il nuovo sito si sostituirà a quello di Genga”.
L'investimento si inserisce in un piano pluriennale da 500 milioni di euro tra il 2022 e il 2028 avviato dal gruppo in Italia, dove ha sette siti produttivi, con l'obiettivo di rafforzare la ricerca e sviluppo nelle tecnologie chiave e, al tempo stesso, dotarsi di un'impronta industriale adeguata a sostenere la crescita di lungo periodo.