FERMO – L’Anmil ogni giorno si impegna per fermare o quantomeno ridurre gli infortuni su lavoro. Tutto questo viene poi approfondito in una giornata dedicata a riflettere partendo dal numero più tragico: dieci morti nelle Marche, già 8 in più del 2024. In Italia c’è un morto ogni otto ore.
Fermo, in questa disarmante e dolora classifica, è al primo posto con tre infortuni sul lavoro mortali. Di positivo c’è la diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali. Merito va ai formatori, il gruppo di testimonial formato dall’Anmil per andare a educare lavoratori e studenti.
Dopo aver onorato il monumento dedicato alle vittime sul lavoro in viale Trento, tutti inchiesta per la messa e poi nell’aula convegni della parrocchia per un momento di riflessione.
Marcello Luciani è l’infaticabile presidente dell’Anmil che a Fermo è stato affiancato da una delle voci più toccanti, quella di Claudia Cutrignelli che ha perso quattro dita di una mano durante un incidente in itinere, ovvero mentre raggiungeva il posto di lavoro: “Parlo e incontro persone, perché vorrei che non dovessero vivere quello che ho passato io”.
Per Luciani fondamentale è il coinvolgimento elle suole, ha risposto presente l’Ipsia con alcuni suoi studenti che hanno ‘sacrificato’ la domenica mattina per una lezione che conta più di un bel voto.