
di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE - È entrato alle 9.40 dall’ingresso di servizio, è uscito dopo due ore, dall’ingresso principale insieme con Diego Della Valle. L’assemblea alla Tod’s convocata dalla Cgil alla presenza del segretario generale Maurizio Landini è andata oltre le aspettative.
Dopo un lungo confronto con operai e dipendenti, la Cgil alle recenti elezioni è risultata il sindacato principale interno (5 delegati su 9), è arrivato l’incontro, non previsto ma auspicato, con il patron Diego Della Valle, con tanto di visita alla manovia.
“È stato un momento importante, da tutti i punti di vista. Per il confronto con i dipendenti, hanno partecipato anche gli iscritti ad altre sigle sindacali, e per il dialogo tra proprietà e Landini, essenziale per conoscersi e valutare interventi” commenta all’uscita il segretario generale di Fermo, Alessandro De Grazia.
Landini, pochi minuti prima, aveva arringato i suoi in vista dello sciopero del 12 dicembre, toccando una serie di punti cardine della vita lavorativa. “Secondo me non può stare in piedi un sistema dove il lavoratore dipendente pago più tasse di quello che paga il mio datore di lavoro sui profitti che gli faccio fare io con il mio lavoro. Mentre il lavoro dipendente e i pensionati sono tassati progressivamente, come è giusto che sia, e cioè chi più prende più ha una tassazione, questo meccanismo non vale per tutti i redditi” ha spiegato il sindacalista. “La tassazione sui profitti negli ultimi vent'anni è calata, era al 33% ed è stata portata al 24%, è calata di 9 punti”.
È carico Landini e con lui i vertici territoriali della Cgil. “Si sta discutendo la legge di Bilancio, era necessario spiegare ai lavoratori perché sciopereremo il 12 dicembre, ritrovandoci tuti ad Ancona” riprende De Grazia. Non si è parlato direttamente dell’inchiesta sulla Tod’s: “Ribadiamo che deve permanere una tutela della filiera e delle subforniture, un sistema di controllo. Poi la Magistratura farà i suoi passi. C’è preoccupazione, se questa inchiesta dovesse avere le ripercussioni da un punto di vista produttivo ed economico, per un’azienda che è una eccellenza in questo territorio”.




Timore confermato da Frediana Tarquini, segretaria generale della Filctem di Fermo, ovvero l’ala della Cgil che segue il mondo della moda e del calzaturiero in particolare. “Serve compattezza in questa fase delicata. Avere in assemblea anche i non tesserati è stato importante. Il segretario li ha ascoltati e ci ha parlato. Anche la Tod’s vive i suoi momenti di difficoltà, sono stati usati gli ammortizzatori fino a settembre, ma oggi la produzione è a pieno regime”.
Sul tema filiera e controlli, Tarquini entra nel merito: “Abbiamo chiesto all’azienda un incontro su questo tema, ancora non c’è stato. Ma il fatto che oggi Landini e Della Valle si siano incontrati è un segnale importante. Anche di riconoscimento. Soprattutto in questa azienda in cui a livello di relazioni sindacali si può e deve migliorare. Consideriamo che non esiste una contrattazione integrativa. Certo, Della Valle elargisce ogni anno un premio, ma non è qualcosa di legato a obiettivi. Ci piacerebbe entrare alla Tod’s con una contrattazione integrativa di riferimento come fatto in altre realtà”.
Sempre in attesa di una certificazione: “Sono certa che – conclude la segretaria Tarquini - potrebbe aiutare la situazione del mondo del lavoro: regole chiare e conosciute da tutti eviteranno di peggiorare un quadro già complicato”. Anche perché, la chiosa di Landini, " noi pensiamo che soprattutto le committenti, le grandi imprese debbano avere la responsabilità che lungo la loro filiera produttiva si applichino i contratti, le leggi e non ci sia uno sfruttamento. Altrimenti si rischia di mettere in discussione anche la qualità del fare impresa ddi quesgli imprenditori che vogliono falro seriamente".
