
FERMO - Il Terminal Mario Dondero non è soltanto un luogo di transito quotidiano, ma anche uno spazio in cui i ragazzi possono confrontarsi, dialogare e riflettere su temi che li riguardano da vicino. Tra questi, la violenza di genere emerge con forza come una preoccupazione reale e diffusa.
Le testimonianze raccolte dagli educatori mostrano infatti comportamenti problematici nelle relazioni amicali e affettive, che spaziano da episodi di stalking sugli autobus a molestie fisiche — come palpeggiamenti indesiderati — fino a gesti e parole che rientrano a pieno titolo nelle dinamiche della violenza di genere.
Da questo ascolto è nato un laboratorio creativo e critico, nel quale i ragazzi hanno analizzato e discusso il fenomeno, in particolare nei rapporti tra pari. L'attività, svolta negli spazi interni ed esterni del Terminal, si è avvalsa anche di materiali grafici pensati per stimolare domande, confronto e consapevolezza.
Al termine del percorso, ogni studente ha ricevuto un foglietto e una penna per scrivere un messaggio, un pensiero o un impegno personale contro la violenza. I foglietti sono stati poi affissi su un pannello, trasformando le loro parole in un manifesto collettivo, solidale ed empatico verso chi ha subìto abusi. Tra i messaggi comparsi: «Proteggi le persone che ami», «Rispetta il prossimo», «Amare non significa menare», «La violenza non risolve niente», «L'amore non ferisce, l'amore ti guarisce», «Prendersi cura di chi si ama».
Attraverso queste frasi, i giovani lanciano un appello chiaro: costruire una società fondata sul rispetto, sull'empatia e sull'uguaglianza tra donne e uomini. Un invito urgente, alla luce anche dei dati regionali. Secondo un report della Regione Marche, nel 2024 i procedimenti penali per reati legati alla violenza di genere sono aumentati in tutte le cinque procure del territorio rispetto al 2023. Particolarmente allarmante l'incremento nella provincia di Fermo, dove i casi sono quadruplicati rispetto ai 68 registrati nel 2023.
Risulta dunque fondamentale lavorare sull'educazione delle nuove generazioni. Il lavoro degli operatori di THE TERMINAL proseguirà verso questa direzione. Danny Santa Maria, Michele Pelliccetti (in foto) e Giusi Menconi continueranno a dare ascolto e supporto, a raccogliere vissuti, idee e proposte dai giovani per trasformarli in nuove azioni di prevenzione e sensibilizzazione.
E tu, cosa faresti per combattere la violenza di genere? Per condividere la tua voce e seguire le attività dell'educativa di strada, è possibile contattare il team tramite il profilo Instagram @edudistradadelfermano.
Ricordiamo inoltre che, oltre al progetto THE TERMINAL a Fermo, è attiva anche l'educativa di strada APPLE STREET a Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio. L'iniziativa è realizzata dalle Cooperative Sociali Nuova Ricerca Agenzia Res e COOSS Marche nell'ambito della progettualità regionale per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico, delle dipendenze digitali e delle nuove dipendenze, promossa dagli Ambiti Territoriali Sociali XIX e XX e dal Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Fermo.
