
FERMO - Non c’era Guido Gennaro, simbolo dello stoccafisso alla fermana, ma di certo si è goduto la serata dal cielo, perché il livello è stato alto e i pensieri che l’hanno ricordato toccanti.
Il Gran Caffè Belli di Claudio Cognigni è stata la location della serata dell’Accademia dello Stoccafisso alla Fermana. “È stata l'occasione per ricordare il nostro amico, socio, chef e animatore Guido Gennaro ad un anno della scomparsa avvenuta il 19 novembre del 2024” ha introdotto il presidente Saturnino Di Ruscio, che poche ore dopo si rimetteva i panni del politico per affrontare le questioni più spinose dell’attualità al fianco della giornalista Sandra Amurri.
Tornando alla serata dedicata a Guido Gennaro, Di Ruscio ha ripercorso la storia dell’accademia attraverso la proiezione delle immagini degli eventi organizzati con lo storico chef in otto anni, partendo dalla presentazione ufficiale durante Tipicità nel 2008. Poi i gemellaggi con Venezia, la Confraternita del Baccalà alla vicentina di Sandrigo, la partecipazione alla Bit e gli incontri coni giornalisti che si chiudevano con un assaggio. “E guido – conclude Di Ruscio – commentava sempre ‘quessi se magna pure le canne’, facendo sorridere tutti”.

Per onorare Guido il menu scelto è stato: aperitivo con Prosecco accompagnato da Baccalà pastellato, patate chips, olive di pesce. Antipasto Baccalà Mantecato con carciofi su bisque di crostacei e patate viola accompagnato con vino Passerina. Primo Chitarrine al sugo di Stoccafisso alla Fermana e Vino Pecorino. Secondo Stoccafisso alla Fermana abbinato sia al vino Pecorino che Rosso Piceno.
Dolce Semifreddo al pistacchio con cioccolato fondente. La selezione degli ottimi vini era della Cantina Dianetti di Emanuele Dianetti di Carassai, una bella realtà del nostro territorio. Nel corso della serata il titolare, Emanuele, ha illustrato le qualità dei vini abbinati ai diversi piatti.
Il tutto è stato reso possibile dallo chef del Belli e da "Peppe" Rutinelli, l’erede di Guido Gennaro tra i fornelli. Durante la serata sono intervenuti oltre a Di Ruscio, la dottoressa Maria Luisa Fabris, di Bassano del Grappa ma residente a Montottone, grande esperta di stoccafisso, che sta portando avanti un importante progetto europeo sullo stoccafisso. Non è voluto mancare Paolo Micozzi di Macerata, membro autorevole della delegazione di Macerata dell'Accademia Italiana della Cucina.
Ai partecipanti è stato fatto omaggio di un ricordo per la serata, una dépliant con la ricetta di Guido e una sua immagine. “L'Accademia dello Stoccafisso alla Fermana non è solo un strumento per valorizzare questo piatto della tradizione o per promuovere il territorio e i suoi prodotti ma il modo per dare il giusto senso allo stare insieme” la chiosa di Saturnino Di Ruscio.
