
FERMO – La Zes è realtà. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale si è chiuso il percorso, ora i soggetti aventi titolo possono presentare le domande per accedere alle agevolazioni previste, attraverso procedure telematiche.
ZES COME SVOLTA
“Lo ribadisco, la Zes è un'opportunità unica per le Marche. Si tratta di un traguardo storico che, insieme alla nuova programmazione europea, potrà rilanciare la competitività della nostra regione e creare nuove occasioni per imprese e giovani” sottolinea il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
“Se gli studi saranno confermati, il Pil potrà crescere del 2,5%” aggiunge l’assessore Giacomo Bugaro che al potenziale della Zes dedica un incontro il 26 alle 1630 nell'aula magna di Ingegneri ad Ancona. Che sia la strada giusta per crescere, ne è convinto anche Guido Castelli, senatore e commissario alla ricostruzione: “Un provvedimento molto atteso, presentato e varato in tempi lampo, frutto dell'impegno del governo Meloni nei confronti dei nostri territori e della collaborazione delle Regioni e delle associazioni datoriali. Dal momento che dei benefici della Zes potranno godere anche i territori di Marche e Umbria colpiti dal sisma, contribuirà a rafforzare quella strategia di riparazione economica e sociale in atto" conclude il commissario.
CRITICHE DEM
Eppure, c’è chi non brinda. Almeno non con lo champagne. Ed è il gruppo in regione del Partito Democratico: “Bisogna che la Regione si attivi il prima possibile per applicare la Zona economica speciale (Zes) e per allargare le aree che potranno beneficiare dello strumento”. I dem guidati da Valeria Mancinelli presenteranno al prossimo Consiglio una mozione con tre punti. “La legge prevede che entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge deve essere revisionato il Piano strategico. - afferma Mancinelli - Si tratta dell'elenco dei settori e delle filiere dove si vogliono concentrare i benefici, non solo il credito d'imposta. Non è dettaglio burocratico, ma scelta di politica economica”.
Secondo step, “la valutazione sulla possibile realizzazione di una o più zone doganali semplificate”. Il terzo p “la revisione della Carta degli aiuti, che riguarda le aree su cui opera la terza misura, cioè il credito d'imposta fino al 25% degli investimenti realizzati. L'obiettivo è evitare che garantire un maggiore equilibrio tra i territori che possono approfittare dello strumento. La proposta deve partire per legge dalla Regione”.
IL PUTZU PENSIERO
Della posizione Dem parla, con altre parole, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Putzu: “Per mesi, durante tutta la campagna elettorale, hanno ripetuto ai marchigiani che la ZES era soltanto una ‘Zona Elettorale Speciale’. Oggi invece scoprono improvvisamente che esiste e fanno pure finta di essere i primi a interessarsene chiedendo al presidente Acquaroli di accelerare. Direi che siamo di fronte a veri marziani”.
Rivendica quanto fatto “mentre il Pd urlava slogan, la Giunta Acquaroli e il Governo Meloni lavoravano con serietà. Oggi, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le imprese che ricadono nei Comuni ammessi al credito d’imposta possono già presentare domanda entro il 2 dicembre, per gli investimenti del 2025. Il PD dovrebbe partire da questa semplice realtà, invece di rincorrere ogni giorno una nuova narrazione”.
Per Putzu i vantaggi della Zes si racchiudono anche in un paio di numeri: “Dove prima servivano fino a 37 autorizzazioni, ora ci sarà un’unica istanza valida per tutti i Comuni marchigiani, con tempi certi – massimo 60 giorni – grazie allo sportello digitale. Ci sono poi gli incentivi alle assunzioni: 650 euro al mese per 24 mesi per ogni nuovo lavoratore assunto”.

All’iniziativa dei consiglieri, alla mozione che verrà presentata, Putzu risponde con un appello più concreto: “Il Pd attivi i propri rappresentanti in Europa, a partire da Matteo Ricci, che per una volta potrebbe dimostrare di tenere davvero alla sua regione, per chiedere alla Commissione Europea di rivedere i parametri per includere i Comuni rimasti esclusi dal credito d’imposta. Sarebbe il primo segnale di atterraggio sul pianeta Terra” prosegue Putzu.
CNA E IMPRESE
Chi ci crede nelal Zes è la Cna di Fermo: “Da ieri – ricorda il direttore Andrea Caranfa (foto) - si avvia la procedura a sportello che consentirà alle imprese dei Comuni ammessi di presentare domanda, entro il 2 dicembre, per accedere al credito d’imposta sugli investimenti effettuati tra l’1 gennaio e il 15 novembre 2025. Sono disponibili 110 milioni di euro da destinare alle aziende che sceglieranno di investire sul territorio”.
La Cna di Fermo si mette a disposizione per supportare le imprese durante ’iter di presentazione delle richieste: "Questa misura agevolerà l’ammodernamento tecnologico, la riqualificazione degli spazi produttivi e l’avvio di nuove attività in aree che hanno sofferto negli anni le pesanti conseguenze economiche e sociali derivanti dal sisma. ne aprleremo anche con ilm Confidi il 26 alle 1530".
