
di Chiara Fermani
PADOVA - Trasferta difficile per la Yuasa Battery Grottazzolina, sconfitta 3-1 sul campo della Sonepar Padova (25-22, 26-24, 20-25, 25-21) in una gara che poteva rappresentare una preziosa occasione per muovere la classifica.
I grottesi restano infatti all’ultimo posto, con un solo punto raccolto a Cisterna, mentre Padova allunga di misura, guidata da un ispirato Orioli – MVP dell’incontro. Complice la domenica pomeridiana, un nutrito gruppo di tifosi grottesi ha seguito la squadra in Veneto, sperando in una scossa dopo un avvio di stagione complicato. L’illusione è durata due set equilibrati, poi la reazione del terzo e infine un quarto parziale che ha illuso ancora, prima dell’inevitabile resa.
Coach Ortenzi conferma lo stesso sestetto di Cisterna con Falaschi in regia e Golzadeh opposto, Stankovic e Petkov al centro, Magalini e Tatarov in banda, Marchisio libero. Dall’altra parte della rete, Cuttini risponde con la diagonale serba Todorovic–Masulovic, Polo e Truocchio al centro, Gardini e Orioli in banda con Diez libero.
Avvio equilibrato ma segnato da tanti errori in battuta da entrambe le parti. A fare la differenza nel primo parziale è proprio Orioli, autore dei colpi che scavano il primo solco (14-11). Grottazzolina si affida a un brillante Golzadeh – 8 punti nel set – ma spreca troppo in difesa e non riesce a capitalizzare. Padova chiude 25-22 grazie a un tocco di seconda di Todorovic.
Nel secondo set il copione si ripete: equilibrio iniziale, poi un break patavino firmato Masulovic e Truocchio. L’ingresso di Fedrizzi dà nuova linfa ai marchigiani che si portano avanti 18-20 grazie anche a due ace consecutivi, ma nel finale arrivano tre errori pesantissimi in attacco che spianano la strada a Padova. Orioli chiude 26-24.
Il terzo parziale sembra la svolta. Ortenzi rimescola le carte, la battuta torna incisiva – in particolare con Fedrizzi – e la Yuasa prende il controllo (8-12). Golzadeh è incontenibile, Petkov e Stankovic fanno valere il centro, e la squadra trova finalmente continuità. Il 20-25 firmato Fedrizzi riapre il match e accende la speranza.
Nel quarto, però, dopo un buon avvio (3-5), Grottazzolina torna a commettere errori evitabili. Padova ne approfitta e scappa (11-9). Falaschi lascia il posto a Marchiani nel tentativo di invertire l’inerzia, ma la Sonepar gestisce meglio i momenti caldi. Un cartellino rosso a Petkov e un’invasione di Tatarov complicano ulteriormente la situazione, anche se un turno al servizio di Golzadeh riporta avanti la Yuasa (17-19). È solo un’illusione: la ricezione cede nel finale, Padova torna avanti e chiude 25-21 tra gli applausi della Kioene Arena.
A fine gara, l’ex di turno Marco Falaschi, oggi regista della Yuasa Battery, non nasconde l’amarezza: “I primi due set sono stati quasi alla pari, nel terzo siamo rientrati bene in partita e nel quarto abbiamo addirittura rigirato la partita col servizio, poi però ci siamo persi. La stagione è lunga, sì, ma se giochiamo così diventa complicata. Dobbiamo ripartire dal quotidiano, perché anche lì abbiamo dei problemi da superare”.
L’opposto iraniano è stato il vero trascinatore dei marchigiani, chiudendo con una prestazione di alto livello in attacco e al servizio, 23 punti per lui. Nonostante i suoi sforzi, la Yuasa non è riuscita a costruire continuità e si è mostrata ancora troppo fragile nei momenti decisivi.
Padova conquista così tre punti fondamentali nella lotta salvezza, mentre Grottazzolina deve ancora trovare la scintilla giusta per cambiare passo.
