PORTO SAN GIORGIO – In attesa del primo vero derby, lunedì 20 contro la Lube Volley, la Yuasa Battery ha scaldato mani e piedi al PalaSavelli contro Fano, che milita in A2.
Per coach Massimiliano Ortenzi un test interessante, perché i marchigiani del nord hanno una squadra competitiva, che darà fastidio a tanti. anche per questo, non ha cercato alchimie particolari e ha giocato con quelli che, in attesa di Tatarov e Petkov, sono i sette titolari.
Bene Petkovic, che è arrivato in forma smagliante e ha confermato, soprattutto nel primo set, la potenza del suo braccio. La differenza è evidente soprattutto a muro tra le due compagini. Il timing di Fedrizzi e la braccia lunghe di Stankovic hanno fatto la differenza, come la voglia di mostrare potenza e precisione di Magalini, il più continuo dei suoi in ogni angolo del cmapo. Bene anche Pellacani nei minuti in cui è stato chiamato a coprire il centro del campo.
Un centinaio gli spettatori di quello che si chiama allenamento congiunto, amichevole è passato di moda come termine. Pausa mentale nel secondo set, quando sul 13-9, anziché scappare via e chiudere in scioltezza, Fedrizzi e compagni si sono rilassati. Emblematico un tocco sotto rete di Fano che è passato a fianco di Stankovic mentre Falaschi si è fermato a guardare. Ci ha pensato poi una palla spinta di Magalini, che Trento ha mandato a Grottazzolina per il definitivo salto di qualità, a risvegliare tutti.
È fiducioso il presidente Rossano Romiti, che si è goduto il match seduto al fianco del vice Laconi. “Abbiamo una bella rosa, squadra più lunga di un anno fa. Per capire davvero quello che potremo fare, chiaramente, aspetto di avere tuti i giocatori a disposizione di Ortenzi”.
Un anno particolare anche per il coach, che finalmente ha la possibilità di scegliere:” Il girone di ritorno ha dimostrato a tutti che è uno che sa lavorare e sa far lavorare. Da qui l’arrivo di giovani interessanti. Quest’anno ha più uomini da ruotare, starà a lui farli rendere al meglio tenendoli tutti considerati” prosegue il presidente.
Che è in cerca di un secondo main sponsor: “sarebbe la ciliegina poterlo affiancare a Yuasa, sapendo intanto di poter contare su numerosi piccoli e medi sponsor”. Chissà che la crescita tecnica della squadra non sia un ulteriore stimolo per qualche appassionato ad avvicinarsi a una realtà che ha fatto la storia ma che ora non sarà più sorpresa e quindi è attesa a un campionato di alta qualità.
Il terzo set, dopo un inizio al cloroformio, si è animato grazie a Vecchi e Marchiani che dalla panchina hanno fatto partire un battito di mani dal ritmo coinvolgente. Si è così acceso il braccio di Fedrizzi, supportato dal solido muro di Stankovic, che ha messo in mostra anche la sua potenza nel primo tempo chiamato da Falaschi.
Si chiude così l’allenamento congiunto, che a Ortenzi ha dato qualche bella conferma, Falaschi ha già in mano i ritmi dei compagni, e cose su cui lavorare, a cominciare da quelle zone di conflitto a ridosso della prima linea in cui bisogna arrivare due secondi prima di quanto fatto in amichevole. Che è proseguita con un quarto set che ha dato spazio a Marchiani in regia e Cubito al centro.
r.vit.
