
di Chiara Fermani
PORTO SAN GIORGIO - La Yuasa Battery Grottazzolina ritrova il PalaSavelli per una sfida dal sapore speciale: di fronte la corazzata Sir Susa Scai Perugia, squadra costruita per puntare ai vertici della Superlega. Gli umbri rispettano il pronostico imponendosi 0-3, ma Grottazzolina — pur consapevole della differenza di valori — mostra finalmente tratti del proprio potenziale, soprattutto carattere, continuità nei momenti chiave e solidità mentale.
La partita si apre in un clima particolare: dopo le recenti polemiche con alcuni membri della società, la curva degli Skapigliati espone uno striscione chiaro — «Silenzio per iniziare, certe frasi ci fanno male, ma la curva continuerà a tifare». Un intero primo set in silenzio, una protesta composta ma fortissima nel suo significato. Dal secondo parziale torna il tifo, intenso e corretto. Prima del fischio d’inizio viene osservato anche un minuto di silenzio per ricordare Nicola Pietrangeli. Poco più di mille gli spettatori presenti, meno del solito ma calorosi.

Fra i protagonisti in campo un attesissimo Simone Giannelli, capitano di Perugia, che quest’anno avrà l’onore di portare la fiamma olimpica nel suo passaggio in Umbria: un riconoscimento che testimonia il suo peso anche fuori dal campo.
Perugia parte subito decisa con Loser al comando delle operazioni, ma Grottazzolina rientra fino al 13-13 grazie a Magalini e all’ace di Golzadeh. Gli umbri riprendono il controllo con Plotnytskyi al servizio (14-17) e nel finale resistono al tentativo di rimonta marchigiano: un colpo illuminante di Giannelli e la diagonale di Ben Tara valgono il 23-25.
La Yuasa conduce per buona parte del parziale (14-12), ma il time-out di Lorenzetti scuote Perugia: Semeniuk ribalta tutto, poi Giannelli piazza tocco di seconda e ace che spezzano l’equilibrio. Grottazzolina cala negli ultimi scambi e la Sir chiude ancora 21-25.
Ottimo avvio Yuasa nel terzo (5-1) con Pellacani e Magalini, ma l’ingresso di Dzavoronok cambia l’inerzia: ace immediato e grande continuità al servizio. Gli errori diretti marchigiani permettono agli ospiti l’allungo (13-18). Ben Tara alza il ritmo e porta Perugia sul massimo vantaggio (15-21). Il divario resta troppo ampio: finisce 21-25 e 0-3 complessivo.
Grottazzolina conferma i segnali di crescita già mostrati nell'ultima uscita a Modena, più solidità nei fondamentali e capacità di risposta, ma paga a caro prezzo i 25 errori diretti che di fatto consegnano uno dei tre set agli avversari.
Perugia, pur con qualche assenza, dimostra perché è uno dei superteam della Superlega: maturità, profondità di roster e un Giannelli MVP che orchestra con autorità. La Yuasa esce comunque tra gli applausi del suo pubblico: la strada è quella giusta, ma servirà continuità per trasformare i progressi in punti. Purtroppo, la notizia negativa arriva da Monza con i padroni di casa che battono la Lube per 3-1 e volano a sette punti in classifica contro l’uno del team Ortenzi.
