PESARO – Da un lato il benvenuto a un carico Fainke, dall’altro l’attesa per le decisioni su Felder. Il primo, pivot di belle speranze, si è presentato con un “che bello tornare a Pesaro”, il secondo, play di qualità, sta sostenendo esami fisici e test per valutare lo stato di forma e anche la volontà di vivere a Pesaro per otto mesi. In mezzo ci sono la società guidata dall’ad Dalla Salda e coach Spiro Leka che sta cercando di plasmare un gruppo che dovrà stupire e conquistare la fiducia dei tifosi.
Felder non giocherà le prossime due amichevoli, è impegnato a convincere staff tecnico e sanitario sul fatto che le ultime due stagioni, tra infortuni e cambi di casacca, non sono legate a problemi particolari. Se ci sarà l’accordo, il play volerà negli States, prenderà il visto e poi firmerà il contratto che gli aprirà le porte alla prima esperienza europea.
Tornando a Fainke, invece, la presentazione è stata brillante e carica di stimoli. “Ritrovo Maretto dopo le giovanili e poi conosco i tifosi, il mio cuore e il mio impegno sono già rivolti a loro”. Pesaro per lui p un’altra tappa nella crescita e nell’obiettivo: arrivare in Nazionale e brillare come Diouf agli Europei.
Coach Spiro Leka è stato decisivo: “Sento la sua fiducia, mi piace lavorarci. Mi ha chiesto difesa e rimbalzi, aiuto ai compagni. E io sono uno che fa quello che gli viene chiesto” prosegue il malese di nascita, figlio di una giocatrice di basket di cui porta il numero, il 25. “Che è l’età a cui ha dovuto smettere di giocare per un infortunio”.
Sulla sua stagione ‘da panchinaro’ a Reggio Emilia, non esita nel motivarla: “Non ho avuto spazio, ma ho lavorato tanto. E gli allenatori questo l’hanno notato. In A2 potrò fare un nuovo salto verso l’alto” conclude. Per i vertici societari, Egidio e Magi, Fainke è “un giocatore super motivato che ben si coniuga con la tecnica di Miniotas e De Laurentiis. Porta atletismo e velocità”.