PORTO SAN GIORGIO – Se c’è un tema su cui centrosinistra e centrodestra sono distanti è l’economia. E ancora di più tra Antonio Tajani ed Elly Schlein. La segretaria Dem ha parlato di salario minimo per gli appalti, il ministro degli Esteri, in versione leader di Forza Italia, punta invece su una serie di azioni che il lavoro lo migliorano dall’alto.
“Noi dobbiamo fare in modo che i lavoratori che vivono sotto la soglia di povertà si avvicinino sempre di più al ceto medio. Questo si può fare non con il salario minimo come vorrebbe la sinistra ma grazie ad una serie di azioni. Penso ad una riduzione delle tasse sugli straordinari, sui premi di produzione, sui festivi. E poi per gli stipendi di chi guadagna fra i 7,5 e i 9 euro l'ora si possono ridurre i contributi in modo che quelle cifre siano nette e non lorde".
Cita il ‘maestro’, ovvero Silvio Berlusconi: “Ripeteva sempre: meno tasse, meno tasse, meno tasse. Noi ci batteremo per ridurre le aliquote Irpef dal 35 al 33% allargando la base ai 60mila euro, lavoreremo sull'Ires premiale perché siamo convinti che il ceto medio debba essere sostenuto. Lo ripeto: dobbiamo essere i grandi difensori del ceto medio".
Tajani c’era ad Ancona il giorno in cui la premier Meloni ha annunciato la Zes, la misura su cui ha lavorato a lungo la consigliera regionale Jessica Marcozzi insieme con l’onorevole Battistoni. “Attraverso la Zes, zona economia speciale, e anche la Zee, la zona economica esclusiva in mare, si può finalmente valorizzare una regione che ha delle straordinarie potenzialità”.
A usufruirne saranno più settori: “Le Marche sono una delle principali regioni industriali del nostro Paese, ma non solo: ci sono anche agricoltura e pesca, quindi si può spuntare molto sull'economia. È un territorio che è in grado anche di accogliere presenze turistiche straordinarie. Non è un caso che abbia deciso di riunire tutti i direttori degli istituti di cultura nel mondo, gli addetti culturali italiani nel mondo a Recanati, a Macerata, per rendere omaggio anche a uno dei più grandi marchigiani della storia che si chiama Giacomo Leopardi”.
Il messaggio finale di Tajani è politico: “Come Forza Italia puntiamo a ottenere il maggior numero possibile di consensi. Siamo la seconda forza del centrodestra in tutta Italia, come abbiamo dimostrato alle elezioni europee e sono convinto che anche nelle Marche otterremo un buon risultato. Noi puntiamo a vincere e alle due cifre. Stiamo crescendo molto, abbiamo liste molto competitive e sono fiero del lavoro fatto, sono fiero dei nostri consigli regionali, di tutti loro che partecipano a questa campagna elettorale. Sono sicuro che il lavoro fatto verrà premiato”.
r.vit.