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La verità di Cornacchini: "Fermana, i play off li volevo. Errori? Ogni scelta è stata mia"

27 Aprile 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Spalle larghe quelle del mister Cornacchini, quindi le critiche dopo l’ultima partita della Fermana gli scorrono via veloce.

Contro Verona, primo tempo ‘moscio’ e secondo straordinario, come mai?

“Ammetto che i primi 45 minuti sono andati meno bene. Qualcosa di evidente. Chi ha giocato meno deve carburare e anche la scelta di modulo è cambiato. Secondo tempo, sistemando le cose sono andare meglio”.

Rinnega la scelta?

“La mia è stata una questione di gestione di gruppo. Mi piace essere coerente, sapevo delle difficoltò che potevo avere”.

Rammarico, perché non ha parlato?

“Avrei potuto far danni. Non si può perdere una partita con un fallo di mano così evidente. Sono molto dispiaciuto”.

Confermerebbe le scelte?

“È una mia idea, posso anche sbagliare. Mi piace premiare chi si comporta e lavora bene, senza andare ad alterare moltissimo il risultato. Alla fine la partita ce l’eravamo giocata. Poi chiaro che nella ripresa le cose sono migliorate e rifarei tutto”.

Tante proteste finali nascondono le scelte che hanno fatto mancare l’occasione play off?

“Entrare tra le migliori è sempre un piacere. Ero contento di giocarli. Ma devo gestire le cose in una certa maniera. Le occasioni le abbiamo avute e crete. Poi che soffri un primo tempo ci sta. Non ci è girata bene, altre volte abbiamo raccolto di più magari con meno merito. All’Ancona non ho mai fatto i play off, una volta quarto e un quinto con le prime tre che andavano a giocarsi la categoria superiore”.

Play off, per lei sempre una chimera?

“Per ora non ci sono mai arrivato, quindi potete capire quanto mi dia fastidio. Però serve coerenza con le tue idee e il rispetto dei giocatori, che poi deve essere reciproco”.

Rispetto suo e dei giocatori, quello di Ginestra è venuto meno?

“Quando hai un portiere di 42 anni che ha fatto benissimo e ti restano due gare e devi fare delle valutazioni, la scelta non è di portarlo in panchina ma di far giocare gli altri, giovani e da testare. Una scelta facile, poi se qualcuno non lo capisce non è un problema. Scelte fatte condivise che dovrebbero essere semplice da capire. Dovrebbe essere anche il giocatore 40enne a dirlo di far giocare i giovani, soprattutto se le hai anche buone come Massolo che ben aveva fatto con la Samb. Poteva anche giocare ancora, ma per me Ginestra era il titolare. Nessun caso e nessun problema. Ginestra è forte, chi starà su questa panchina farà le sue valutazioni. In questi giorni è raffreddato, per questo non lo avete visto”.

Ripensando all’11 iniziale, rimetterebbe anche Cremona?

“Noi dobbiamo giocare con le due punte. Ritengo Grbac un giocatore, con me è stato penalizzato, che può giocare in un vertice basso a centrocampo o trequartista. Per farlo giocare, se lo meritava, ho dovuto rinunciare a delle certezze. Ma siccome le partite sono lunghe, potevamo vincere anche noi al 94esimo, il tempo di cambiare c’era. Sempre lì, premiato chi si comporta bene. Chiaro che se con un punto vincevo il campionato avrei fatto scelte diverse”.

Bell’ingresso di D’Anna, se lo aspettava?

“Ha giocate che altri non hanno, era un po’ che non vedevo quella convinzione. Cais più dinamico e poi Palmieri, Iotti e siamo diventati molto offensivi. Abbiamo avuto diverse occasioni, loro la porta non l’avevano mai vista”.

Sapevate il risultato del Gubbio in campo?

“Sapevamo e infatti ho cercato in tutte le maniere di vincere la partita”.

Ma è vero che in campo tutti hanno ammesso che ci fosse il fallo di mano?

“Perfino il guardalinee lo ha detto, ma ormai è passato. Non ci puoi fare nulla, non puoi cambiare nulla. A noi a Mantova sullo 0-0 ci hanno buttato fuori un giocatore per un fallo di mano, succede”.

Ottimo impatto di Manzi, è cresciuto negli allenamenti?

“Rispetto agli altri aveva bisogno di più tempo per essere pronto. Il ruolo suo è di difensore centrale, da terzino è adattato. È irruento e aggressivo, bisogna stargli molto vicino e fargli capire che ogni tanto bisogna temporeggiare. Ma è cresciuto ed è un ragazzo spettacolare, persona serissima e andava premiato. Ha fatto bene”.

A Legnago con quale spirito?

“Gestire questa settimana non è semplice. Ma noi ci prepariamo per fare la miglior partita. Non mancheranno gli esperimenti, vero spazio a chi ha giocato meno. Magari qualche infortunato che torna. Fare punti è sempre importante”.

 E dopo la partita?

“Deciderà la società, noi siamo sotto contratto e possono fare quello che vogliono. Solo che allenarsi costa, tra tamponi e affini”.

Lunedì seduti in scrivania con i direttori?

“Avvistato a Porto San Giorgio, ma ogni tanto ci si trova e si parla. Ma c’è tanto tempo, ancora il calcio è lungo”.

Fantacalcio, Neglia e Boateng in prestito, che accade?

“Se dovessi rimanere, chiaro che partirei da loro due. Ma sono prestiti e quindi non sono certo io che decido”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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