di Raffaele Vitali
MONTAPPONE – Non c’è Mipel, la fiera di Milano dedicata agli accessori come borse e cappelli, senza Complit, il cappellificio di Montappone della famiglia Antinori.
“I clienti ordinari che passano ogni anno sono venuti. Di clienti nuovi non tantissimi, questo è un po’ il problema. Ci interroghiamo su come trovarne. Quelli che intercettiamo arrivano dal sito, dal catalogo in pdf con un set fotografico interno che abbiamo realizzato impegnandoci in azienda” spiega Marco Antinori, il volto giovane del brand.
Tanti coreani, un po’ di giapponesi, l’Oriente si è presentato a Milano. Per avvicinare sempre più clienti la piccola Complit, che porta nel mondo creazioni uniche, soprattutto nel campo della cerimonia, ha adottato nuove strategie. La prima è stata quella di capire i gusti dei clienti, anche in tempo di crisi. “Un anno fa proponemmo un questionario per cercare di trovare il cappello giusto basandoci su alcune domande legate a colori, modelli, forme. Ma non è questa la strada, il cappello va provato, il negozio fisico resta per noi fondamentale” precisa Marco Antinori.
L’imprenditore, insieme con il padre, ha strutturato una nuova sezione sul sito per potenziare il commercio online: “Abbiamo un’area riservata all’interno del portale per dare un servizio sul pronto in consegna. Il negoziante così non si impegna con ordini sei mesi prima, viviamo un mercato molto turbolento, tra guerre, alluvioni e meteo instabile, condizioni non buone per il fashion”.
Non ha fatto freddo l’anno scorso, le vendite non sono andate bene. “I negozianti vedono giorno per giorno, il nostro è un servizio online destinato sola ai retailer: si registrano, entrano e vedono cosa c’è di pronto. Uno stock service, noi siamo flessibili nella produzione, gestiamo gli ordini. Siamo online da tre-quattro mesi e abbiamo già duecento iscritti. Non possiamo far finta di niente, la tendenza è chiara: il cliente vuole comprare sul momento, a colpo sicuro”.
La fiducia per la prossima primavera- esatte c’è ed è nella qualità dei prodotti realizzati dalle sapienti mani montapponesi: “E’ il periodo delle cerimonie, il nostro cavallo di battaglia. Le nuove creazioni in sinamay e abaca sono un capolavoro. Siamo conosciuti anche a livello internazionale per questo. Sono rimasti in pochissimo a lavorare questo materiale, serve un grande saper fare. Quest’anno, una delle novità, combiniamo paglia e sinamay, un cappello usabile anche in più occasioni”.
Per trovare i cappelli Antinori bisogna rivolgersi a cappellerie e boutique in tutta Italia. “Noi da sempre investiamo sul nostro marchio, poi abbiamo delle produzioni in private label, che aiutano l’azienda a stare salda sui proprio piedi. Abbiamo 20 dipendenti da tutelare” conclude Antinori.