
FERMO – Roberto Montelpare, vicepresidente della Cavalcata dell’Assunta, ha il compito di presentare la quita edizione del presepe vivente che la Cavalcata realizza con il supporto del Comune. Il tutto affidato al nuovo regista Gabriele Claretti, voce calda e idee solide, che ha costruito le due giornate, 3 e 4 gennaio, attorno alla parola.
“Con una parola iniziò il mondo, con una è iniziato il recitare, che sia favola, leggenda o salvezza, quando una parola è pronunciata anima alcuna può ignorarne il canto” anticipa il regista.
“Tramandiamo così la tradizione del presepe nato con san Francesco. Un compito che sentiamo nostro, come Cavalcata, e ci siamo messi all’opera cercando di dare spunti di riflessione e di approfondimento. Il tuto promuovendo le cisterne romane, che sono un unicum” sottolinea Montelpare.
Tradizione e turismo, come piace all’assessora Micol Lanzidei. “Un lavoro collettivo che con il lavoro del regista siamo certi saprà coinvolgere ancora di più fermani e turisti” aggiunge Stefano Lignite. È nato anche il calendario della Cavalcata, un perfetto modo per vivere la rivocazione tutto l’anno.
“Da primo spettatore, più che da regista, la prima cosa che vedo è una grande realtà quando penso alla Cavalcata dell’Assunta. Mettere insieme tutto questo, è il mio primo scoglio”. Sono tanti i gruppi che comporranno il presepe vivente. “Compagnie teatrali, le dieci contrade, la cernita, gli sbandieratori, i tamburini, la corale della cavalcata insieme con altre sei corali da Grottazzolina, Fermo e Falerone. E poi i Musei di Fermo. Parliamo davvero di qualcosa di stupefaceste che è poi il segreto di quanto facciamo”.
Un punto cardine è che le cisterne sono di per sé magnifiche, “ma senza chi le abita diventano una scatola” ribadisce Claretti. Che poi snocciola le novità rispetto alle edizioni dirette da Adolfo Leoni, un altro cultore del testo.
La prima novità è che il presepe sarà uno spettacolo itinerante. “C’è una drammaturgia originale, scritta da Valentino Eugeni, ci saranno attori e attrici che reciteranno gli episodi fondamentali della narrazione, ispirata ai testi del vangelo, e che condurranno gli spettatori a turni con un percorso stabilito”.
Si partirà dallo spazio espositivo del museo per poi scendere nelle varie camere, 15 quelle coinvolte, fino a tornare all’esterno. “Il contenuto se ha qualcosa di particolare è che è un testo incentrato sulla parola di Dio, sul verbo che si è fatto carne. La parola che genera, che a livello teatrale incanta e affascina, è la protagonista” ribadisce il regista.

Un presepe che racconta il percorso di salvezza, lo scendere nelle cisterne per poi risalire e risorgere. “Noi speriamo che ogni visitatore esca diverso, migliore”. Guida sarà l’arcangelo Gabriele che accompagnerà i visitatori all’incontro con i vari personaggi, tutti con i nomi ebraici originali.
Una messinscena essenziale: costumi, attrezzeria funzionale e alcuni elementi di scenografia dove servono per raccontare. “Vogliamo un teatro povero per concentrarci sulla parola e il racconto che ha nelle luci e nell’odore delle cisterne la cornice già ideale” prosegue Claretti.
L’assessora è soddisfatta della nuova direzione: “Siamo dentro un luogo simbolo della città co un evento che va oltre la rappresentazione teatrale. È un atto d’amore verso al storia della città, quella memoria che la Cavalcata custodisce con rigore e passione. Il presepe è un dono che la città fa a sé stessa e a quei visitatori che tornano a Fermo. La Cavalcata è il colante di anime e realtà diverse che uniscono fede e civile.
Un grazie va anche a Maggioli. “Quest’anno, per sentirci ancora più uniti, abbiamo pensato di offrire un accesso alla mostra Sorelle Arti a chi presenterà il biglietto del prese vivente” ribadisce l’assessora. Prenotazioni ai musei di Fermo o online, 5 euro il biglietto, gratuito fino aa sei anni: dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20 ogni mezz’ora, una trentina di persone come base.
“Un pensiero al vecchio regista che ha avuto l’idea di portarci dentro le cisterne romane” è l’onore delle armi che il sindaco Torresi. “Sono molto curioso di vedere quello che Gabriele è riuscito a fare, conoscendone la passione. Tra l’altro il 4 gennaio il pomeriggio si animerà anche piazza del Popolo co i giochi medievali, sempre affidati alle contrade. Insomma, una Fermo tutta da vivere”.
