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La nuova vita dell'Annibal Caro. Le sfide della dirigente Vallesi: unire saper fare e saper essere. Cellulari? Limiti anche ai prof

16 Settembre 2025

di Raffaele Vitali

FERMO - Tre prime al Classico, sei prime a Scienze Umane, tre all’Artistico di Fermo e una a Porto San Giorgio. “Quanti bei volti sorridenti. Mi sono presentata così: ‘guardatemi in modo benevolo e se vi ripeto qualcosa, non pensiate che sia un fatto di età. È che avendo quattro sedi…negate l’evidenza e sorridetemi’. E poi abbiamo parlato un po’ di regole” racconta la neo dirigente del liceo Classico Annibal Caro, Sabrina Vallesi, al termine del giro tra le prime. Per lei è un ritorno a Fermo dopo sei anni tra Grottammare e Ripatransone, un ritorno desiderato essendo cresciuta come docente e dirigente tra i corridoi pieni di arte del Preziotti.

“Siamo partiti in quarta, questa è una macchina potente e meravigliosa”. Per la scuola che vive tra greco e latino è un ritorno, dopo anni, nel palazzo storico a due passi dalla piazza, su cui la Provincia ha terminato interventi milionari.

Il tutto con un trasloco in pieno luglio, 12 intensi giorni lavorativi: “Una estate di lavori imponenti della Provincia, ringrazio ogni singolo dipendente, proseguiti poi con il nostro personale. Il tutto senza dimenticare i bisogni delle altre tre sedi che dirigo: Scienze Umane e i due Artistici”.

Per esempio, a Scienze umane sono state imbiancate diverse aule, al Preziotti è in corso d’opera la messa a sistema di alcuni laboratori. “Ma non solo, la Provincia in pochi giorni ha anche realizzato un bagno per disabili a Porto San Giorgio, non era mai stato previsto, non avendo mai avuto alunni con necessità”.

Per la Vallesi non poteva esserci rientro più stimolate, con una scuola rinnovata che profuma di storia, come il suo ufficio in cui la scrivania è circondata da libri antichi. “Mercoledì incontrerò i genitori, intanto delle prime, poi gli altri. Di certo farlo sapendo di offrire una scuola sicura e accogliente è un plus. È importante confrontarsi con le famiglie, sigleremo un vero patto di corresponsabilità educativa”.

Parla con il sorriso, sembra serena nonostante la sfida: guidare una scuola che conta di 178 docenti, 1400 alunni e soprattutto quattro sedi. “HO già pianificato i primi due collegi docenti, li terremo nell’auditorium della Borgo Rosselli, grazie all’ospitalità di Vespasiani. E poi, i prof hanno già il calendario di tutti gli appuntamenti dell’anno scolastico. In questo modo, tutti si possono organizzare”. Un modello in stile Scatasta, oggi al Montani ma in passato proprio con la Vallesi all’Artistico.

Tra le sfide c’è anche quella dello stop ai cellulari. Nessun norma draconiana all’Annibal Caro, il primo approccio è quello educativo: “Ho scritto due circolari, la prima spiegando a docenti e Ata i compiti. Se vogliamo davvero ad aiutare i ragazzi a concentrarsi e avere tempi più lunghi e proficui, tutti gli adulti devono essere un esempio. Ho dato indicazioni su quando e come utilizzarlo, casi di emergenza o per contatti interni. Così facciamo capire che tutti siamo nella stessa condizione di attenzione reciproca”. Quindi, esempio per essere credibili.

Poi c’è il dovere degli alunni. “I ragazzi hanno la loro circolare, presto indicheremo anche le eventuali sanzioni. I cellulari spenti dentro lo zaino, perché sono proprietà privata, la scuola non li custodisce. Abbiamo 1424 studenti. Chi ha il cellulare in uso per motivi sanitari, lo potrà accendere, anche per eventuali piani educativi personalizzati, dai disabili ai disturbi specifici e bes”.

Restano pochi accorgimenti da completare. Uno riguarda la palestra e ovviamente degli spazi al confine con l’auditorium San Martino: “Presto partiranno i lavori anche lì, abbiamo lasciato degli spazi cuscinetto, al momento non necessari. Per la palestra, invece, stanno per iniziare lavori di ripristino: imbiancatura, paraspigoli e infissi. La Provincia l’ha lasciata indietro per ridarci in tempo aule e spazi didattici. Se non sarà porta entro qualche settimana, useremo quella del Coni e poi c’è sempre il trekking urbano”.

È carica la dirigente Vallesi. “Dopo sei anni non devo entrare in A14, vengo a scuola a piedi. Non capite la bellezza di camminare e sentire le voci del Classico che poi diventano quelle di Scienze Umane. Insieme con i due Artistici ho di fronte a me quattro scuole diverse che devo trovare il modo di far interagire sempre più. Devo fare in odo che il mondo del sapere fare si incroci con quello del saper essere. Quello che potrebbe sembrare un limite, deve diventare il punto di forza: potersi connettere per prendere ognuna dall’altra”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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