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La moda respira: scarpe e vestiti tornano in fiera. Il Pitti Uomo apre le danze a luglio

18 Aprile 2021

MONTEGRANARO – Dal primo luglio le fiere potrebbero tornare in presenza. È bastata questa apertura da parte del premier Mario Draghi per ridare fiducia a interi settori. Il primo, bisognoso di tornare a guardare e toccare, è quello della moda.

E così, Pitti Uomo, edizione numero 100, si farà in presenza fisica, a luglio e con speciali regole anti Covid che sono allo studio. Durerà tre giorni, a prescindere da quanti espositori e visitatori ci saranno, sapendo che 20mila attività della moda hanno chiuso durante la pandemia.

È in via di definizione un disciplinare per tutti gli operatori della fiera che contemplerebbe, secondo le attuali indicazioni sotto esame, passaporto vaccinale, tamponi, mascherine, sanificazione degli ambienti e distanziamento sanitario. Obiettivo, garantire la sicurezza di tutti i presenti: organizzazione, espositori, buyers, stampa.

Protocolli rigidi che il Pitti sperimenterà per primo, facendo da apripista per il mondo delle scarpe e quindi del Micam, degli occhiali, del fashion in generale. Ci crede Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine, il salone di Firenze fermo da due edizioni (nella foto l'edizione di gennaio 2020).

“La fiera ci sarà sicuramente e ci aspetta un gran lavoro per convincere le aziende ad esserci. Ipotizzate garanzie di tamponi rapidi 48 ore prima di arrivare, la possibilità di sanificare la Fortezza da Basso con regolarità, il distanziamento, le mascherine. Sperando di avere quanto prima il passaporto vaccinale” prosegue. Punta sulla tracciabilità di chi partecipa, viso che chi arriva alla fortezza dovrà lasciare nome, cognome, negozio di appartenenza o testata editoriale.

L’altra sfida per il Pitti è quella dell’accesso di stampa e buyers internazionali che provengono da ogni parte del pianeta. Al vaglio tutte le opzioni per garantire la sicurezza di chi viaggia. Tra queste, pure i voli Covid free o Covid-tested.

Infine, il coordinamento tra le fiere principali della moda, incluse quelle francesi. Il Pitti, a cui prendono parte ogni edizione decine di imprenditori fermani e marchigiani, dalle scarpe di Alexander Hotto agli abiti di Lardini, sta lavorando con Camera della Moda di Milano e Chambre di Parigi per stilare un calendario condiviso delle fiere. “vogliamo coordinarci con Milano e Parigi. Nel mentre, il 15 giugno partirà Pitti Connect, fiera digitale che celebra per prima l'edizione 100.

Raffaele Vitali

redazione@laprovinciadifermo.com

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