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La minoranza (e Trasatti) impegna Calcinaro. Nicolai: “Rafforzare la sanità con personale e risorse”

6 Marzo 2025

FERMO – La minoranza, insieme con un pezzo della maggioranza Calcinaro, in consiglio comunale a Fermo presenta un ordine del giorno, di matrice nazionale, dedicato al sistema sanitario. A firmarlo sono il gruppo “FermoFutura” (PD e Fermo Capoluogo), il Movimento 5 Stelle e “Fermo la Città che vogliamo” che fa capo al presidente del consiglio comunale, Francesco Trasatti, che conferma così la sua ‘vicinanza’ a quel centrosinistra da cui proviene.

“Ci  siamo confrontati anche con la Cgil locale, con questo documento già votato da diversi consigli comunali d’Italia vogliamo stimolare le istituzioni sul tema del diritto alla salute” spiega il consigliere Paolo Nicolai a nome dei colleghi.

“Un tema estremamente attuale nelle Marche e nel Fermano, pensano al piano aziendale dell’Asl di fermo, già bocciato dalle forze sindacali. Uno dei punti critici principali è la mancanza di risposte al fabbisogno del personale”. Ma non solo: “Mancano certezze sul servizio di emodinamica, non c’è una visione chiara di integrazione con alcune specialità dell’Inrca (in primis la dermatologia del dottor Morresi, ndr) e non si fa alcun cenno al potenziamento dell’assistenza domiciliare, di dermatologia e pneumologia” ribadisce Nicolai.

I firmatari evidenziano anche che il problema non è solo regionale, in quanto scontiamo una mancanza di risorse che il Governo centrale non ha stanziato opportunamente nell’ultima legge di bilancio”. Nell’ordine del giorno viene richiamato anche l’appello di 14 scienziati, con in testa il Nobel Parisi, che hanno chiesto di aumentare i budget.

“Nel 2023 la spesa pubblica pro-capite nel nostro Paese è la metà di quella di Germania e Francia. In rapporto al PIL la spesa sanitaria pubblica italiana è precipitata al 6,2% del PIL, mentre Germania e Francia si attestano al 10,1% e il Regno Unito all’8,9%. A fronte di questo – precisa Nicolai - la Legge di Bilancio 2025 prevede per il Fabbisogno Sanitario Nazionale ulteriori tagli dell'investimento sul PIL: dopo essere già sceso al 6,12% nel 2024, il valore più basso degli ultimi decenni, diminuisce ulteriormente al 6,04% nel 2025, 6,03% nel 2026, 5,90% nel 2027 fino a precipitare al 5,60% nel 2030. Dunque, dal suo insediamento nel 2022 (quando il FSN era al 6,6%), il Governo Meloni taglia un punto di PIL delle risorse del Paese destinate alla sanità pubblica, che corrisponde a oltre 20 miliardi di euro in meno all’anno”.

Con una sanità pubblica traballante, cresce sempre più il servizio privato: “nel 2023, i cittadini hanno speso di tasca propria 46 miliardi di euro per curarsi (6,5 miliardi in più rispetto a 5 anni fa) e 4,5 milioni di persone hanno rinunciato a cure e prestazioni sanitarie ritenute necessarie per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso ai servizi”.

A fronte di questo quadro è necessario quantomeno “rispettare i tempi di attesa per le visite, potenziare il personale e garantire la presa in carico delle persone, con un sostegno particolare alle non autosufficienti”. La speranza di minoranza e gruppo Trasatti è che il Consiglio Comunale di Fermo approvi l’Ordine del giorno impegnando il sindaco a trasmetterlo al presidente della Giunta e poi ai vertici del Governo” conclude Nicolai.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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