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La Meloni conquista l'Italia e parla da premier. Marche, Castelli traina Fratelli d'Italia. Pd al minimo, il calo Lega penalizza Lucentini

26 Settembre 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – “Tu comincia a fare quello che è necessario, poi quello che è possibile e ti scoprirai a fare l’impossibile”. Le parole di San Francesco come slogan per Giorgia Meloni a caldo dopo il trionfo alle elezioni.

Nelle Marche lo sapevano. Del resto, si votava nel giorno del compleanno del presidente Francesco Acquaroli. e un regalo era d’obbligo per il fedelissimo di Giorgia Meloni. Magari non si aspettava un pacchetto così grande, ma quello che si augurava è avvenuto: il centrodestra ha stravinto le elezioni e ora governerà. Per la regione che prima di altre, insieme all’Abruzzo, aveva scelto Fratelli d’Italia, ora si spera in un’attenzione particolare, quella mancata da sempre, in modo da accelerare il recupero rispetto al gap infrastrutturale e politico.

Certo, la prestazione monstre dei blu nel sud delle Marche, il centrodestra ha preso il 49,03% dei voti e Fdi, otto punti in più del collegio Marche nord, fa ben sperare sul futuro di Guido Castelli. L’assessore regionale al Bilancio, che si dimetterà entro domani dal suo ruolo, ha davvero chance di entrare nel Governo, il ruolo lo deciderà la leader che tutti anno per scontato sarà la prima donna presidente del Consiglio in Italia.

Nella gioia per la vittoria, resta ovviamente l’amarezza in casa Lega. Il Carroccio e sceso sotto la doppia cifra, nelle marche del sud. A livello regionale il Movimento 5 Stelle con il 13,79% ha ampiamente superato i verdi al Senato, che si fermano al 7,99 che diventa 8,47 nel sud delle Marche dove chiaramente ha spinto Mauro Lucentini, onorevole uscente e candidato al Sento proporzionale.

Che richiede un calcolo ulteriore, ma è evidente che il sorpasso grillino ne mette più che in discussione il futuro a Roma. ma non quello politico dentro la Lega, visto che in caso di esclusione c’è un posto in Giunta Acquaroli che potrebbe attenderlo. Ma bisogna aspettare calcoli e contro calcoli a livello nazionale

“Abbiamo vissuto una campagna elettorale violenta e aggressiva, però penso che la situazione in cui l’Italia versa e così l’Unione Europea sia particolarmente complessa che richiede il contributo di tutti, un clima sereno, il rispetto reciproco alla base del confronto democratico. Sono rammaricata per i dati dell’astensionismo, ci sono tanti italiani che scelgono di non votare. La sfida per ognuno di noi è tornare a far credere gli italiani nelle istituzioni. Un lavoro che dobbiamo fare e sui ci impegneremo. Noi governeremo per tutti gli italiani e uniremo questo popolo, esaltando quello che tiene tutti insieme. faremo sì che gli italiani tornino a essere orgogliosi di essere italiani, di sventolare il tricolore. Questo faremo se saremo chiamati a governare questa nazione” ribadisce Giorgia Meloni.

Guardando la cartina post voto è evidente che c’è un’Italia divisa in due con il sud nelle mani del Movimento 5 Stelle, delle enclave rosse come Bologna, Firenze e Torino, e il resto che è tutto blu centrodestra.

Alla fine, calcoli del proporzionale a parte, ci saranno 400 deputati: il centrodestra ne prende 238 seggi, al Senato il numero magico era 101, qui ne ha 112. Entrando nei partiti, alla Camera FdI ha 118 deputati (2 in meno delle altre forze di coalizione), 64 la Lega, 47 Forza Italia e 9 Noi moderati. E poi 200 senatori: FdI ne avrebbe 64 contro i 26 di Lega e 20 di Forza Italia oltre ai 2 di Noi. Insomma, la forza del partito della Meloni è enorme, ma ha bisogno per governare che la coalizione resti compatta.

Nelle Marche il centrodestra ha conquistato tutti i collegi uninominali, faticando solo un pochino di più ad Ancona per battere Mastrovincenzo e nel pesarese per superare Bentivogli. Per il resto, una passeggiata con percentuali che doppiano il centrosinistra e apriranno la resa dei conti dentro il Partito Democratico e le sue scelte regioanali. Come fa capire l'onroevole uscente Alessia Morani: "Complimenti a Giorgia Meloni prima donna italiana che vince le elezioni politiche. Meloni è leader della coalizione vincente e si avvia a formare il primo governo italiano a guida femminile. Sulla catastrofe del #Pd e del centro sinistra ne parleremo diffusamente".

Guardando fuori regione, onorevole certa è Rachele Silvestri, la picena che Giorgia Meloni aveva blindato a L’Aquila. Come dovrebbe entrare, non appena sarà eletto il nuovo Csm, il senatore di Servigliano Verducci visto che il risultato più complesso nel collegio piemontese, ovvero la vittoria di Andrea Giorgis del Pd è andata aa buon fine. Ma anche qui, si vedrà tra qualche ora il calcolo finale con l'assegnazione dei posti del proporzionale.

I DATI

A scrutinio pressoché completato Fdi è al 29,40 per la Camera, (nel 2018 era al 4,86), la Lega precipita dal 17,28 del 2018 al 7,97%, Forza Italia scende dal 9,92% del 2018 al 6,85%. In calo, più moderato, anche il Pd, con 20,29% (nel 2018 aveva avuto il 21,33%), mentre M5s frana da 35,55% a 13,56%. Stesso scenario per il Senato con Fdi che sfiora il 30%, Lega che passa da 17,60 a 7,99%, Forza Italia da 9,92 a 6,55. Il Pd si ferma a 19,94% (nel 2018 era 21,91), il Movimento 5 stelle, che aveva 35,22% nel 2018 cala a 13,79%.

Complessivamente il centrodestra alla Camera raccoglie 336.382 voti, pari al 44,66%, il centrosinistra totalizza 201.347 consensi, pari al 26,73. Il centrodestra inoltre si aggiudica tutti i collegi uninominali: il presidente dell'Udc (Noi moderati) Antonio De Poli batte il candidato del centrosinistra Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl. nel collegio senatoriale di Marche Nord. La coordinatrice regionale di Fdi Elena Leonardi viene eletta nel collegio senatoriale di Marche Sud, sconfiggendo l'imprenditrice agricola Mirella Gattari (centrosinistra).

Per la Camera l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini (Lega), prevale sull'ex rettore di Unicam Fulvio Esposito (centrosinistra) a Macerata, l'assessore regionale alle Attività produttive Mirco Carloni batte il coordinatore della segreteria nazionale di +Europa nel collegio di Pesaro, l'esponente di Fdi Giorgio Benvenuti Gostoli sconfigge l'ex presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd) nel collegio di Ancona. Infine il commissario regionale di Forza Italia Francesco Battistoni prevale sulla sindaca del piccolo Comune di Monterubbiano Meri Marziali (centrosinistra).

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