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La maternità vista dagli occhi degli alunni dell'Artistico: opere d'arte sulla pelle donata dalla Tod's

12 Dicembre 2025

FERMO – Non capita spesso di poter toccare un’opera d’arte. Ed è invece quello che invita a fare Nunzio Giustozzi, critico d’arte e professore al Liceo Caro Preziotti Licini di Fermo, a chi visiterà la mostra ‘A fior di pelle’.

Un unicum che si può ammirare nel corridoio centrale del Fontevecchia di Fermo, sede del museo archeologico e luogo di accesso alle cisterne romane, ma anche cornice dell’opera d’arte Shape di Eugenio Tibaldi, vincitrice del premio Pac del ministero della cultura.

Per una volta però sono i giovani a prendersi la scena. Le mani degli studenti e studentesse hanno saputo trasformare un pezzo di pelle in un’opera viva raffigurante la maternità. “Quando abbiamo parlato con Alessandra Virgulti della Tod’s, abbiamo subito trovato la porta aperta” sottolinea Giustozzi.

“Con le nostre attività di upcycling e valorizzazione dei materiali, continuiamo a supportare il territorio e le comunità, a partire dai centri di educazione e istruzione superiore, in cui si formano le migliori competenze artigianali e artistiche per il Made in Italy. Nel 2025, il Gruppo ha donato un'ampia gamma di pellami e tessuti di varia fattura e di assoluto pregio, facendone omaggio a 15 diverse istituzioni. Tra di loro, il liceo Licini con gli alunni hanno così potuto sperimentare il loro talento su materiali naturali di altissima qualità” spiega Virgulti.

Una prima collaborazione, che la scuola spera di rafforzare. Forte anche del risultato. Perché i lavori sono davvero da ammirare. “Disegnare sulla pelle è molto complesso, non nasce come supporto alla pittura. Ci sono i pori, le venature, i punti che assorbono di più. Per questo c’è stato un lavoro di studio approfondito sulla tecnica, sui colori oltre che sul soggetto” riprende Giustozzi parlando con Vissia Lucarelli di Fermo Musei.

Alcuni dipinti sono ispirati a quadri classici, ad autori affermati, da Severini a Klimt, altri hanno invece chiesto aiuto all’intelligenza artificiale per rielaborare la loro idea di maternità, che poi è tornata storia, avendo dovuto usare tecniche pittoriche dell’epoca di riferimento. Pastello, olio, china, pirografo, acrilico, ognuno ha trovato la suq strada creando piccoli capolavori diversi tra di loro.

Come diverse sono le frasi, citazioni, che accompagnano i dipinti. “Non c’è produzione se non ci sono  pensiero e conoscenza” ribadisce la dirigente Sabrina Vallesi. Che è affiancata, nel simbolico taglio del nastro dall’assessora alla Cultura Micol Lanzidei, “il vostro è, un racconto della modernità audace e contemporaneo”, e alle Attività produttive Annalisa Cerretani, “bello avere imprenditori illuminati che sanno chiedere aiuto ai giovani e al contempo supportarli”. Per la scuola anche il supporto della Confartigianato, con Paolo Tappatà che ha ricordato come artigiano e arte siano parte della stessa famiglia.

Una mostra da non perdere e visitabile, gratuitamente, negli orari di apertura del museo.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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