
ROMA - Non c’è niente di più magico nello sport delel Olimpiadi. Tra due mesi il mondo si immergerà negli sport invernali e lo farà in Italia, tra Milano e Cortina. È iniziato così il viaggio della fiamma dei Giochi Olimpici Invernali.
Tutto è partito dallo stadio dei marmi dedicato a Pietro Mennea con la fiaccola, ancora spenta, portata da chi nel 1960 fu l’ultimo tedoforo alle Olimpiadi di Roma, il mezzofondista Giancarlo Paris. Dalle sue mani a quelle di Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, per poi essere affidata ai tedofori, un mix tra atleti e personaggi che fanno grande l’Italia.
Un dato non poteva passare inosservato, tra i primi quattro tedofori, tre sono marchigiani. La piccola regione, che spesso si dimentica di essere grande, nello sport eccelle e regala così campioni al paese che brilla sotto il tricolore.

Il primo in assoluto è stato Gregorio Paltrinieri, vincitore di un oro, due argenti e due bronzi olimpici. Dalle sue mani, ognuno corre 300 metri, la fiamma è passata alla schermitrice Elisa Di Francisca, due ori e un argento Olimpici nel fioretto. Il terzo è stato Gianmarco Tamberi, oro Olimpico del salto in alto a Tokyo 2020. Poi, il momento più emozionante. “Fino a due settimane fa stavo su una carrozzina”. Le parole sono di Achille Polonara, il campione di basket che sta combattendo la sua battaglia contro la leucemia.
Campione italiano in carica, ha acceso la sua fiamma e camminando con passo sicuro ha portato la fiamma fuori dallo stadio dei marmi, dando il via alla staffetta dentro la città di Roma. “La mia battaglia è stata complicata, spero di averla superata. Di certo essere un atleta mi ha aiutato e poi sono da sempre un combattente. Spero che la fortuna si ricordi di me” ha aggiunto.
Tre marchigiani, tre anconetani, tre amici. "Polonara lo conosco bene, siamo amici fin da piccoli e siamo marchigiani entrambi. Passare la fiamma a lui è stata una soddisfazione immensa. So cosa ha passato e non è da augurare a nessuno, ma lui ha affrontato tutto da guerriero" ha ripreso il re del salto in alto.
La prima giornata ha visto poi impegnati altri campioni dello sport, da Berrettini a Bargnani passando per Biaggi e Datome, attori, da Tornatore alla Gerini, e cantanti, Lauro e Noemi.
La fiamma, sponsorizzata Coca Cola ed Eni, ha attraversato luoghi iconici: da piazza San Pietro a Castel Sant’Angelo, dal Pantheon al Gazometro, da Fontana di Trevi a piazza di Spagna. alla fine del suo viaggio, la fiamma attraverserà 60 città di tappa, oltre 12.000 chilometri che non trascurano alcuna provincia.
Sono 10.001 i tedofori, tra di loro nel pesarese l’iron man Mirko Pierantognetti e nel Fermano anche la capitana delle dragonesse Infinitae Barbara Ferroni, che, chilometro dopo chilometro, porteranno la luce dei Valori Olimpici in ogni territorio (4-5 gennaio nelle Marche), fino all’accensione dei Bracieri Olimpici di Milano e Cortina, che darà inizio ai Giochi Invernali, il 6 febbraio.
Raffaele Vitali
