FERMO – Agosto mese di ferie. Ma per tutti? “Pensiamo agli educatori, dipendenti dalle cooperative sociali, che operano al fianco di bambini e ragazzi con fragilità per tutto il corso dell’anno scolastico.
Con la chiusura delle scuole – laddove non vengano impiegati nelle colonie estive – essi si trovano spesso a dover fare i conti con buste paghe vuote, poiché il datore di lavoro, in mancanza dell’utenza, non garantisce loro la normale retribuzione” spiega Michael Egidi, segretario della Fp Cgil.
Praticamente, dieci mesi di stipendio, nonostante un contratto di dodici. Le ragioni sono molteplici. “In primis, continuano a registrarsi casi di mancati adeguamenti delle tariffe, da parte delle varie “stazioni appaltanti”, che non recepiscono gli incrementi contrattuali previsti” spiega. Da un puto di vista pratico, Egidi suggerisce “degli ammortizzatori sociali mirati”.
C’è poi un secondo nodo: “La responsabilità diretta dei datori di lavoro, che troppo spesso scaricano sui dipendenti tutto il costo del rischio d’impresa, arrivando a non pagare i TFR, “truccare” i cedolini paga o addirittura i contratti. Si modificano i monte ore per evitare di dover pagare maggiorazioni”.
In queto caso, la Fp Cgil di Fermo è ancora più determinata nell’affidare lavoratori che “sono spaventati dall’alternativa di aprire un’interlocuzione che potrebbe sfociare in un aspro confronto e in vertenza sindacale. Invece, per sostenere e valorizzare il lavoro sociale, non vi è altra strada che riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori la dignità che meritano” conclude Egidi.