FERMO – L’8 e 9 giugno si vota non solo per l’eventuale ballottaggio di Sant’Elpidio a Mare: è il fine settimana dei referendum.
Tra i più impegnati nel promuovere il voto c’è la Cgil che a Fermo è guidata da Alessandro De Grazia. Un sindacato in salute, che a livello regionale cresce come iscritti, in particolare tra lavoratori attivi e giovani. Nel dettaglio sono 171.582 nelle Marche, in crescita dell'1,8%. Gli attivi crescono del 4,87%, gli under 35 del 3,4%. Sono 123 le nazionalità rappresentate.
A questo mondo si rivolge, anche in provincia, il sindacato. “Prendi il tuo impegno, non lasciare che gli altri decidano per te” è l’appello del Comitato Provinciale pro Referendum. “Partecipare al voto è un atto di democrazia e un gesto di dignità per difendere diritti fondamentali nel mondo del lavoro ricorda De Grazia che punta su lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza, democrazia.
“Abbiamo pianificato una serie di assemblee per parlare ai lavoratori dei quesiti e poi banchetti informativi, volantinaggi porta a porta, comizi, speakeraggi. Bisogna informare migliaia di elettori in provincia”. Dopo e prime due assemblee, il team della Cgil di Fermo sarà domani alle 16 nella sala riunioni Palazzo Monti a Santa Vittoria in Matenano, poi un intenso 26-30 maggio tra Capparuccia a Ponzano, centro sociale a Monterubbiano, sede Cgil a Fermo, sala consiliare ad Amandola e Croce verde a Porto Sant’Elpidio.
“tutto questo è possibile grazie a 14 comitati nati sul territorio per spiegare i cinque referendum che mirano a: ripristinare le tutele contro i licenziamenti illegittimi; garantire più tutele per le lavoratrici e lavoratori delle piccole imprese; superare la precarietà eliminando l’abuso dei contratti a termine; garantire sicurezza nei luoghi di lavoro con la responsabilità solidale negli appalti; favorire più integrazione con la Cittadinanza Italiana
“Ciascuno di noi, con il voto, ha la possibilità di cambiare in meglio il Paese. Ogni anno muoiono 1000 persone sul lavoro. Rendiamolo più sicuro. Cancelliamo le eleggi che hanno reso le lavoratrici e di lavoratori più poveri e precari. Rimuoviamo l’ingiustizia che nega il diritto alle cittadinanza a 2 milioni e 500 mila persone che vivono e lavorano in Italia” la chiosa del segretario della Cgil a nome di tutti i volontari impegnati.
E di quel mondo Cgil che controlla il 44% delle Rsu, ed è il primo sindacato nel mondo della scuola, e che conta a livello regionale su 551 unità tra dipendenti e collaboratori. Poi ci sono i 190 dipendenti del Caaf. I contratti a tempo indeterminato sono il 92%, le donne rappresentano il 54% dei dipendenti.