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FERMO – La Cavalcata accende i motori. 100 e 1100 sono i due numeri che sottolinea Mauro Torresi, vicesindaco di Fermo con delega alla rievocazione.

Cento sono i giorni alla Cavalcata, “che festeggeremo il 5 maggio in piazza con tanto di dj set serale per coinvolgere ogni età”, 1100 i bambini coinvolti dei tre Isc nel progetto scuola. “Quando abbiamo pensato alla manifestazione per i 100 giorni, non fu subito un successo. Ma pian piano i priori e Gaia Capponi hanno lavorato sui più piccoli. E di certo in piazza avremo gioia e futuro” prosegue Torresi.

La Cavalcata sta davvero entrando nel vivo, considerando che si è anche chiuso il bando peer l’artista che realizzerà il drappo, “a breve lo annunceremo”. Sono tutti al lavoro per preparare al meglio la Cavalcata dell’Assunta. “Una grande lavoro che merita il grazie di tutta l’amministrazione” aggiunge.

Benne chi c’è, ma bisogna pensare a chi ci sarà. E per farlo, spiega al meglio il regista Adolfo Leoni, la strada è una sola: coinvolgere i più giovani: “Quando i ragazzi camminano al Girfalco, cosa vedono? Quando incontrano la cattedrale, cosa sentono? Quando vedono la chiesa dell’Annunziata, con all’interno affreschi incredibili ma non visitabili, cosa capiscono? Dobbiamo raccontare la città ai giovani, dobbiamo essere punti a usare la storia non va lasciata negli scaffali ma fatta arrivare al turista. Noi, con il progetto scuola, stiamo facendo questo. Vogliamo far respirare a chi è nato a Fermo il suo mondo”.

Tre incontri per ogni classe, eccolo il progetto il ‘Palio si corre a scuola’. Il primo per raccontare la storia della Cavalcata. Il secondo più artistico, con un laboratorio pratico su colori e motti di contrada. Il terzo per conoscere la sede di contrada. “Il grazie più grande – racconta Gaia Capponi, referente del progetto - va ai referenti delle contrade che sono entrati nelle scuole e hanno avuto cura della storia e degli stessi bambini. Un progetto che cresce graie agli input degli stessi ragazzi. Quest’anno, per esempio, Capodarco coinvolge anche i bambini dell’Infanzia, andando oltre i 1110 ‘educati’. E così anche altre contrade che hanno aggiunto plessi degli Isc. La Cavalcata è contagiosa”.

Questa volta incassano il lavoro dei volontari i due vicepresidenti, Monteriù e Montelpare. “Volevamo il coinvolgimento dei ragazzini. La cavalcata deve diventar cultura, deve essere parte delle tradizioni. Ognuno ha fatto qualcosa”. “Noi lavoriamo sulle famiglie. La Cavalcata unisce la città, nonostante le sue differenze. È bello partire dai bambini, coinvolgendone ogni anno di diversi senza mai perdere quelli dell’anno prima. Avere una comunità unita dalla storia, ci dà a tutti una identità”.

Appuntamento al 5 maggio dalle 1730 quando un mini corteo in abito storico partendo da piazzale Azzolino raggiungerà piazza del Popolo. “Le dieci contrade saranno rappresentate con il Gonfalone in miniatura, in ambito storico con sbandieratori e tamburini. A cornice saranno esposti i lavori dei bambini realizzati nei laboratori. Poi i bambini, non solo quelli del corteo, formeranno una grande scritta ‘Et Palio sia’ sula piazza, il tutto ripreso da un drone. Ogni lettera co un colore di una contrada” conclude Gaia Capponi ringraziando ancora una volta chi si è impegnato in prima line.

I REFERENTI

Campiglione-  Sara Pistolesi

Campolege-  Alice Ribera

Capodarco-  Silvia Trasatti

Castello-  Barbara Montanini

Fiorenza- Roberto Mercuri

Molini-  Simone Corazza

Pila-  Alice Cisbani

San Bartolomeo- Roberto Concetti

San Martino-  Filippo Montagnoli

Torre Di Palme-  Alexsandra Zajdel

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