FERMO - “Gestione opaca delle risorse e assenza di visione”. dure accuse da apre dei presidenti di Confindustria Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Sotto attacco è la Fondazione ITS Smart guidata da Andrea Santori. “Se non ci saranno chiarimenti, usciremo dalla Fondazione” la minaccia finale dei tre presidenti.
Di fronte a questo attacco, Santori non traballa. Anzi. “Se c’è qualcuno che non partecipa alle attività dell’ITS, è proprio Confindustria. Non a caso il Cda è composto dal presidente di Cna Marche, Paolo Silenzi, dalla dirigente del Montani, Stefania Scatasta, dall’imprenditore Luca Silvestri e da Liberati, come rappresentante della Provincia”.
È stupito dalle parole “considerando che l’assemblea dei soci, di cui è parte Confindustria, ha approvato all’unanimità il bilancio del 2024 e il preventivo del 2025”.
Per quanto riguarda l’impegno delle territoriali degli industriali, Santori è ancora più esplicito: "Macerata e Ascoli non si sono mai impegnate, neppure economicamente. Anzi, le invito a farlo, affiancando così in maniera concreta Cna e Confartigianato. Chi ha ricevuto delle risorse è solo Confindustria Fermo a fronte di attività sul territorio”.
Sull’assenza di visione a Santori bastano due concetti: “Abbiamo appena ricevuto un finanziamento di 800mila euro per nuovi software e stampanti 3D e stiamo realizzando un campus da 4milioni di euro a Fermo. Se non è pensare al futuro questo, mi piacerebbe sapere cosa intendono i presidenti di Confindustria”.
Infine, un ulteriore chiarimento: ”L’ITS collabora con oltre 200 aziende, il 60% dei docenti arriva dalle imprese. Tra l’altro la maggior parte delle aziende sono iscritte a Confindustria e hanno sempre espresso soddisfazione. I nostri diplomati nel90% dei casi trovano lavoro e, a conferma del gradimento del mondo produttivi, i crossi ITS sono aumentanti da due a nove. Incluso quello per Maestri Artigiani con la Tod’s di Diego Della Valle”. Si vedrà alla prossima assemblea chi ha ragione.