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Italia Viva tra Fermo e Regione. "Calcinaro? Ha rianimato la città. Mangialardi? Meglio un civico"

7 Marzo 2020

FERMO – “Si parte da palazzo Romani Adami, luogo di cultura e storia, che deve essere un simbolo per la crescita di Fermo. Abbiamo le grotte romane, volte medievali e saloni del 700” spiegano Paolo Praolini e Sara Franca, i vertici fermani di Italia Viva. Affiancati per l’occasione da Fabio Urbinati, consigliere regionale.

Il partito di Matteo Renzi comincia a delineare il suo percorso, non senza soprese partendo dall’assunto di Urbinati: “Noi non siamo di destra o di sinistra, siamo nuovi”.  A cominciare da Fermo, dove Italia Viva sembrerebbe perfetta per Calcinaro. “Noi il suo partito? Unica certezza è che lui è al momento l’unico candidato. Noi vogliamo essere per la partita, ma non siamo in grado di avere un candidato nostro. Il fatto che Calcinaro abbia fatto piazza pulita di tutti i partiti ci pone davanti ai ragionamenti. Logico che per quanto lo riguarda abbia fatto cose positive per la città. Ho 30 anni e non ero mai uscita la sera a Fermo, oggi è viva. Da lì a dire solo bene, stiamo con lui, no. Stiamo attenti a come muoverci”.

L’altra certezza è che con il Pd al momento non ci sono contatti. Mentre sono accesi quelli a livello regionale. “La coalizione composta da tutti, tranne Pd e il gruppo dell’assessore Bravi, ha portato la candidatura alternativa al Pd, che non ha discusso il suo nome. Noi abbiamo detto che per la regione è bene andare incontro alle esigenze degli elettori, che sono più vaste di quelle di un solo partito. Non abbiamo l’arroganza di credere che il nostro nome sia l’unico vincente e per questo ne mettiamo tre sul tavolo: Oreficini, Longhi e Corradini”. E poi ci sono i 5 Stelle: “Credo che – ribadisce Urbinati – si vada verso una scissione dentro il Movimento. Ma non è questo il punto. Con alcuni di loro abbiamo lavorato bene in questi anni, penso ai temi ambientali e alle ludopatie. Per cui siamo aperti, ma non il simbolo l’obiettivo, son le idee”.

Si vedrà, anche perché il coronavirus ha davvero ovattato tutto. Anche se il Pd è pronto a far partire la campagna elettorale guidata da Maurizio Mangialardi. “Il Pd forzerà? Spero che non ci si impunti su un nome. Mangialardi lo stimo, ma se qualcuno pensa che ieri ci sia stato un endorsement per Mangialardi non è così. Noi crediamo che tra questi candidati ci sia quello vero. A noi interessa il mondo fuori da noi, dobbiamo intercettarlo, incluso il mondo grillino. Siamo pronti al confronto col Pd, ma bisogna essere in due a volerlo” ribadisce Urbinati, dettando così la linea anche al mondo locale del neonato partito che da novembre lavora nel fermano per allargare la squadra.

Sara Franca è la referente per Fermo e Porto San Giorgio, Paolo Praolini della Valdaso e Matteo Verdecchia, il dottore ex assessore a Sant’Elpidio, è l’uomo di Italia Viva nell’importante distretto calzaturiero. “Saremo della partita, ovunque, con idee e progetti che non possono prescindere dalle infrastrutture, in primis la terza corsia, e dalla ricostruzione post sisma” concludono i tre politici.

Raffaele Vitali

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