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Intervista. Il prefetto Filippi: "Controlli ferrei per Pasqua, anche sui pedoni". E intanto le imprese per riaprire producono scarpe ortopediche

9 Aprile 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – Il prefetto Vincenza Filippi non lo nega: “Un periodo duro, impegnativo e complesso”. Anche per colpa di quel 13 in cui “il caso di positività di un impiegato, che segue i comitati per l’Ordine pubblico, ci ha portato a due settimane di quarantena proprio per garantire il poco personale che lavora molto in sinergia. In questo modo abbiamo tutelato la salute del personale garantendo però ogni attività”.

Prefetto, come avete garantito il rapporto con il territorio?
“Essendo autorità di protezione civile abbiamo messo in campo tutte le professionalità per capire come meglio affrontare l’emergenza”.

Quali i vostri compiti principali?

“Nell’ultimo periodo il rapportarsi con le aziende per comunicare che alcune pur non rientrando nelle specifiche categorie iniziali però svolgono attività connesse alle filiere essenziali alle altre aziende. A Fermo abbiamo ricevuto 372 comunicazioni. Sono state definite oltre 180 e sono in istruttoria le altre 192. Ho costituito un gruppo di lavoro con l’ausilio del comando della Guardia di Finanza per l’esame della corrispondenza tra richiesta e codici Ateco. Se noi non diamo risposte negative vale il silenzio assenso, ma per quelle che invece non rientrano nelle categorie previste ho emesso provvedimenti di sospensione”.

Come procedono i controlli?

“Sono solo 5 i provvedimenti di sospensione. Al contempo abbiamo avviato i tavoli con datori di lavoro e sindacati che hanno firmato il protocollo che regolamenta la sicurezza interna. Avendo avuto molte imprese manifatturiere, abbiamo avuto richieste di riconversione per le mascherine chirurgiche o in Tnt: sono poco meno di cinquanta le imprese che hanno chiesto di produrle. Ma anche tante richieste per produrre calzature ortopediche al posto di scarpe normali. Comunque, la gran parte degli imprenditori si erano studiati i codici. Molte richieste di chiarimenti, tantissime email a cui stiamo rispondendo”.

Compito chiave è quello di evitare che la gente esca e stia all’aperto senza logica, come va?

“I fermani sono abbastanza sensibili, hanno capto che le misure restrittive servono per tutelare la salute pubblica. Il lavoro delle forze di polizia è stato intenso. Dal 10 marzo all’8 aprile sono stati effettuati 14791 persone controllate, con 373 persone sanzionate per essere uscite non per necessità garantite (lavoro, salute, spesa). Sono stati controllati anche gli esercizi commerciali: 5404 attività controllate con sette sanzioni perché non rispondevano a questi principi. In azione Questura, Polizia ferroviaria, Capitaneria, Carabinieri e forestali, Polizia stradale e Guardia di finanza, polizie municipali e provinciale”.

I controlli si intensificheranno?

“L’ultima circolare del ministero dell’Interno che sto mandando alle forze di polizia prevede nuove disposizioni con l’intensificazione forte dei controlli anche sui pedoni. Oggettivamente la presenza di festività e ricorrenze abituate a viverle in maniera diversa ci induce a un particolare rigore. Se è vero che cominciamo a vedere un trend di respiro, non si sfugge ai controlli, ma soprattutto farebbero bene a ricordare i cittadini che cercando di eluderli si fanno danni”.

Gestione della sanità, cosa pensa?

“La Prefettura ha altri compiti, ma avendo ricevuto una nota da parte di tutti e i 40 sindaci della Provincia per attenzionare alcune situazioni, nel rispetto della funzione dell’Asur 4 e del direttore Livini, ho segnalato il tema. Una iniziativa importante che mi ha portato a colloquiare ancora di più con Livini, insieme con il comune del capoluogo e con altri sindaci che gestiscono Rsa e strutture sanitarie. Mi sembra che si stia procedendo al meglio”.

Tavoli che si replicheranno?

“A quello odierno hanno prreso parte Livini, Canigola, Calcinaro, e i sindaci di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Montelparo, Francavilla d’Ete e Torre San Patrizio. Un incontro fruttuoso, con alcune proposte del sindaco Terrenzi che sono emerse essere parte del percorso individuato da Livini, in particolare sui tamponi e sull’utilizzo di una struttura sanitaria che farà respirare il Murri”

Prefetto, ci sono ancora comuni senza casi nel Fermano?

“Ce ne sono di virtuosi, stanno in una mano, dove il contagio non è arrivato. E anche a Montelparo e Francavilla d’Ete l’opera dei sindaci è stata molto intelligente, tant’è che è stata bloccata ogni ipotesi di allargamento del contagio. Questo mi permette di ribadire il ruolo chiave dei piccoli comuni e dei sindaci insieme a quello dei sanitari che domenica onoreremo con una nostra pattuglia davanti al Murri che suonerà l’inno d’Italia”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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