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Intervista a Torresi: "Locali vuoti, ma non li affittano. Apre un negozio di sneakers in piazza. Chiusure? Alcune per scelta"

28 Settembre 2023

di Raffaele Vitali

FERMO – Assessore Mauro Torresi, parliamo del commercio a Fermo. Quale è la situazione in città?

“Ho ricevuto un messaggio da uno dei commercianti (mostra il cellulare con il testo) che diceva così: ‘perché scrivono di chi chiude ma mai di chi apre? O non con la stessa verve’. Il fatto è che continua a fare notizia la cattiva notizia. Poche righe quando uno apre, paginone o lungo articolo quando chiude. C’è anche chi fa chiudere locali ancora prima che accada”.

Negatività attorno a Fermo, quindi?

“E’ come se uno si aspettasse il brutto. Ma la verità è che del buono c’è sempre sotto”.

Lei è critico verso informazione e social, ma se passeggia in piazza, che impressioni ha?

“Se ci passo durante la settimana, non posso dire che sia una sensazione serena. Non è solo questione di negozi, non ci sono le persone”.

Non mancano in realtà gli spazi vuoti, non crede?

“Sono tre in piazza, non poi così tanti. E sono di una proprietaria che non vuole né vendere, né affittare. All’inizio voleva vendere, e avevamo trovato anche chi fosse pronto ad acquistare. Ma poi ha cambiato idea”.

Non potete fare nulla su questo?

“Più che chiedere e sensibilizzare, che fare? Dovremmo cambiare regolamenti e colpire da un punto di vista economico, ma non so neppure se sia la soluzione. Perché se uno rinuncia a incassare affitti, figuriamoci se gli creano problemi cento euro in più”.

Le richieste ci sarebbero?

“Assolutamente sì, ma poi restiamo davanti a una porta chiusa”.

Troppo food, centro sbilanciato?

“Bisogna rendersi conto che oggi il food va per la maggiore. Abbigliamento e scarpe hanno altre aree di interesse. Però, vi anticipo che a ottobre aprirà un negozio di sneakers in piazza del Popolo”.

Chiusure, perché?

“Parto da L’antica Pizzeria. Era un luogo che lavorava, la titolare ha fatto una scelta di vita, comprensibile. . Così per La Romana, è stata una scelta familiare. Gli storici proprietari in pensione, non sono riusciti a vendere e le figlie hanno preso una strada diversa. Non è mai facile conciliare i tempi di vita quando si ha un'attività in un luogo che per fare i numeri ha bisogno di continuità”.

Poi ci sono i rumors.

“Si parla di altre due attività a rischio. In un caso ci troviamo di fronte a un affitto ingestibile, nell’altro una scelta lavorativa. E poi c’è Art Asylum, che lavora e pure bene. Quindi, vedremo”.

Il corso è ancora più difficile da riempire?

“Quando chiuderà Nadia, saranno altre due vetrine in meno. Il 2024 potrebbe essere un anno difficile”.

Una via delle scarpe è impensabile, in fin dei conti siete il capoluogo del distretto?

“Sarebbe bello. Ma chi lo fa? Ci devono credere anche gli imprenditori, non può essere il comune a pagare gli affitti. La verità è che la vetrina a Fermo non è così appetibile, i nostri calzaturieri guardano ad altre realtà, lontane da qui”.

Città di cultura, si parla di turisti. Ma cosa gli offriamo?

“Sarebbe bello avere un negozio con prodotti tipici, food e non solo. Ma siamo sempre lì, chi ci prova? E noi le abbiamo tentate tutte, dai contributi ai bandi con finanziamenti fino a favorire l’occupazione di suolo pubblico per ovviare agli spazi stretti”.

Il mercato coperto aumenterà l’attrattività?

“Su questo ancora meglio non parlare”.

Fuori da piazza, come sta il commercio?

“La zona di Campiglione è più che fiorente. Soffrono Capodarco e Marina Palmense, che vorrebbero più servizi. Anche lì. Ci lavoriamo”.

Che autunno sarà quindi per il centro storico?

“Chi mi critica parla di poca qualità, quella che ci ha dato la Notte Bianca dedicata alla Cultura e che magari dobbiamo pensare di replicare nel corso dell’anno e non solo d’etate. Ma la gente ha voglia anche di divertimento. Poi tra poco riparte la stagione teatrale e questo creerà movimento. Di certo non mancheranno iniziative, dalla festa della birra con Ansbach all’8 ottobre con Di Uva in Vino che quest’anno cresce di livello grazie al coinvolgimento di 15 cantine. E poi Halloween e con i commercianti della ristorazione stiamo programmando gli aperitivi nel fine settimana”.

Lei resta ottimista?

“L’amministratore deve guardare sempre verso il lato positivo sappiamo che le persone vengono in centro per i musei o per mangiare. E abbiamo pure perso il liceo Classico per almeno un anno. Ogni iniziativa è pensata per favorire il tessuto economico deal città. Ai nostri negozianti posso dire solo grazie, ogni giorno perché resistono e investono facendo enormi sacrifici che noi proviamo a ripagare con impegno e determinazione”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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