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Intervista a mr preferenza Calcinaro. "Acquaroli ha capito il valore dell'essere civico. Rispetta il mio pensare differente"

30 Settembre 2025

di Raffaele Vitali

FERMO – Nel 2006 da debuttante stupì ed entrò in consiglio. Nel 2011 è stato il più votato ed è diventato vicesindaco. Nel 2015, da non favorito, ha dominato al ballottaggio con la lista Piazza Pulita ed è diventato sindaco. Nel 2021 ha letteralmente spazzato via i contender guadagnandosi il secondo mandato. Nel 2025 è diventato mister preferenza di tutta la Regione Marche: lui è Paolo Calcinaro, avvocato 48enne, neo consigliere e presto assessore regionale. “E lo sarò per il Fermano”, sottolinea subito mentre sposta carte e giornali sulla sua scrivania da sindaco che per i prossimi due mesi continuerà a utilizzare.

Sindaco, il telefono squilla di continuo. Come si sente oggi?

“Questi sono i momenti che valgono la pensa di essere vissuti”.

Con 9311 voti il territorio ha risposto più del previsto?

“Elettoralmente mi sono concentrato molto su Fermo e i suoi dintorni. Però ho avuto la percezione che molti vedessero e apprezzassero il lavoro fatto come sindaco della mia città”.

Fermo è viva, in molti lo dicono lontani dal Girfalco.

“È comprendibile, magari  chi la vive quotidianamente non nota tutto il progresso, vivendo anche momenti più tranquilli. Chi ci viene sporadicamente i progressi li vede in maniera evidente e li paragona con altre situazioni”.

Qualche comune l’ha stupita maggiormente?

“Essere il più votato a Monte Urano e poi Torre San patrizio e Ponzano, ovvero tre comuni che abbracciano Fermo e in particolare Campiglione. È evidente che hanno capito l’importanza del percorso di crescita territoriale che ho avviato. Hanno capito più di altri che Campiglione non è pensata per Fermo. Ah – sorride – ho preso anche 16 voti a Carassai, solo che è un’altra provincia. E poi tanta vicinanza dalle comunità di stranieri e dai giovani, questo mi inorgoglisce”.

Guardando il dato del capoluogo, possiamo dire che le classifiche di gradimento degli ultimi anni non sono inventate?

“Un premio andrebbe al Sole 24 Ore che ha fatto un’analisi corretta prima di altri. Una persona su tre che è andata alle urne è entrata per votare a me. Senza contare i voti nulli”.

È la vittoria dell’amministratore sul politico?

“Direi proprio di sì. Aggiungerei che è la vittoria della sostanza sull’apparenza. Un fattore importante è stato che il cittadino ha votato chi ha potuto testare”.

Guardando alla sua lista, ma era una civica regionale o la civica di Calcinaro?

“Io sono stato quello che ha detto sì per primo. Poi pari trattamento per tutti. Ho potuto in più rispetto agli altri partecipare al confronto Rai, per il resto tutti trattati allo stesso modo. Voglio ringraziare tutti per l’impegno. La lista è una squadra”.

Candidato concreto contro mediatico, è questo il sunto di Acquaroli contro Ricci?

“Ricci, che stimo, ha provato troppe carte ad effetto perché sentiva di dover inseguire. E soprattutto sentiva che solo lui la poteva ribaltare la situazione perché nel territorio aveva candidati piuttosto deboli, salvo eccezioni”

Acquaroli l’ha stupita?

“Ha lavorato molto sul centro nord della regione, dando fiducia ai candidati del territorio nel sud. E questo alla fine ha pagato”.

Calcinaro, Acquaroli non l’ha mai pressata per diventare un ‘uomo di centrodestra’. Come mai?

“Direi per intelligenza. Ha capito il valore del mio essere civico. Penso al suo comizio in piazza che doveva tenere il giorno della festa dello Sport. Gli dissi che non era il caso, ha capito subito. Ha seguito il mio consiglio e posticipato al giorno dopo, anche contro il parere di molti dei suoi”.

Questo le ha permesso coerenza in campagna elettorale?

“Quello che qualcuno non comprende ancora. Anche perché su tanti temi etici, in cui il mio credo personale può essere differente dal suo, non è che cambierò idea. Le mie opinioni le esprimerò e Acquaroli lo sa. Poi sulla concretezza del lavoro per Fermo, il centrodestra batte il centrosinistra 10 a 3”.

Ha raccontato il buono della regione ai cittadini fermani?

“L’ho dovuto raccontare molto. Per esempio i 50 milioni per la viabilità. Su questo bisogna riflettere, vanno dette meglio le cose da Ancona”.

Fermo è rimasta ferita dagli attacchi violenti di alcuni cittadini a lei e ad altri esponenti?

“È evidente. Un segnale vero e forte è stata la botta che a Fermo ha preso questa accozzaglia in cui si sono intrecciati per scopi comuni, partendo da angoli diversi. Penso a giornalisti, un ex sindaco, di cui ho poi preso i voti, un paio di imprenditori avvelenati, ex compagni di strada che hanno visto la luce tipo John Belusci. Questo ensemble aggressivo non è stato credibile. E questo è un marchio che si porteranno alle prossime comunali”.

Non ha mai risposto o quasi sui social alle polemiche.

“Una scelta, per me hanno parlato i risultati, l’impegno. Perché farmi trascinare nel clima di rissa, fomentato tra l’altro mensilmente da una pubblicazione?”.

Per sessanta giorni potrà continuare a lavorare sulla sua città prima di lasciarla e diventare solo un assessore regionale. Come li spenderà?

“Varie tematiche da definire, importanti. C’è l’urbanistica e poi c’è il bilancio che vorrei quantomeno impostare”.

Il suo erede, in vista del voto di maggio, ora lo potrà scegliere tranquillamente?

“Ho attorno a me una squadra unita, questa è una eredità che potrà contare nei prossimi mesi. Faremo le valutazioni migliori”

Calcinaro, a chi dedica questo incredibile risultato?

“Ai miei genitori. A mia madre che mi ha visto poco e a mio padre che è ricoverato da due settimane, vive un momento importante. Questa è una bella iniezione di fiducia. Ho chiesto al dottor Salvi, ieri pomeriggio, di raggiungerlo in reparto al Torrette per dirgli che tutto è possibile, volevo che il suo spirito migliorasse in vista di una giornata complicata. Sapete, lo spirito aiuta il corpo. Ora aspetto il mio pranzo del sabato con mio padre”.

Sarà assessore regionale, preferenze?

“Non ho la presunzione per dettare nulla. Sono a disposizione, ma di certo lavorerò per il Fermano”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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