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Intervista a Linus. "Fermo una scoperta". "I giovani ascoltano la radio solo in auto". "Diventare dj? Strada complicata"

2 Novembre 2025

di Raffaele Vitali

FERMO – Le ore pre dello spettacolo le ha passate tra la gente in piazza del Popolo. “Credo di avere scattato una foto con tutti gli spettatori” scherza Linus, all'anagrafe Pasquale di Molfetta, prima di salire sul palco, entrando in scena dalla platea.

Del resto, per lui che da decenni è il conduttore di Radio Deejay che dà voce all’Italia, a ogni suo angolo, quale modo migliore per caricarsi? Un aperitivo da Maffei, una cena da Peppe Rossi, “quante cose buone” racconta, poi a teatro per prepararsi allo spettacolo, due ore di divertimento e musica, battute, interazione con il pubblico e racconti intimi, con tanto di album imperdibili da avere in casa. Da Rumors di Fleetwood Mac al doppio del 1976 di Steve Wonder.

In mezzo a tutto questo, mentre il teatro si rimpiva dalla platea al loggione, anche il tempo per una intervista dopo uno scatto con il sindaco Calcinaro e l’assessora Lanzidei.

Linus, prima volta a Fermo?”
“Non c’ero mai stato, è stata una scoperta”.

Cosa l’ha colpita?

“Una città bellissima, ma no dubitavo perché le Marche sono tutte belle. A Fermo avete la fortuna di non avere la Statale che non vi passa in mezzo”.

Le Marche le conosceva, invece?

“Nell’epoca d’oro delle discoteche, sono stato praticamente dappertutto e pochi mesi fa ho fatto in bici da Riccione a Bari. Per altro le Marche hanno una sequenza di ciclabili di essere abbastanza salvo”.

Marche bellissime ma difficile arrivarci. Le persone non tornano.

“E’ il brutto e il bello, altrimenti avreste gli stessi problemi di posti rovinati dall’overtourism. Vivetelo come un vantaggio”.

Che pubblico è quello che viene a teatro per Casa Linetti?

“Direi il tuo, quello del sindaco e dell’assessora. In media dai 30 ai 50 anni”.

Quello che si aspettava?

“Ormai sappiamo il target”.

Linus, i giovani secondo lei ascoltano la radio?

“No, lo ammetto ho due figli di 22 e 29 anni. Ma non la ascoltano. Solo in macchina, l’auto è il biglietto di ingresso. Prima dell’auto, diventa difficile, ci sono mezzi diversi e poi la musica dei ragazzi di adesso non è molto radiofonica”

Se oggi un ragazzo volesse diventare Linus, come si entra in radio, chi lo testa?

“Il biglietto di ingresso è un po’ alto. Quando io ho cominciato, iniziavano tutti. Nessuno sapeva fare nulla. Oggi ti chiedono un livello già alto per cominciare. Oggi le radio digitali sono importanti, permettono alle persone di testarsi a Milano ci sono molte radio universitarie. Non è detto che siano ascoltate di più dai giovani, ma diventano una palestra”.

E dopo?

“Seve pazienza per arrivare in una radio nazionale per gradi non si arriva prima dei trent'anni, servono esperienza e capacità di trattare gli argomenti. A 20 anni oggi non sei ancora all’altezza”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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