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Intelligenza artificiale e imprese, Tremolada a Fermo: "Fate istruire i chatbot dai dipendenti più esperti"

27 Giugno 2025

FERMO – “Fate allenare l’intelligenza artificiale dai dipendenti più esperti”. Questo uno dei consigli che Luca Tremolada, firma di punta del Sole 24 Ore e docente, ha lasciato agli imprenditori di Confindustria Fermo, riuniti in assemblea.

Un’associazione in salute, “abbiamo 18 nuove aziende associate” anticipa il direttore Giuseppe Tosi in apertura dell’incontro ‘MAI come ora’.

“Noi di Confindustria Fermo crediamo che l’innovazione, per essere vera, debba migliorare la vita, non complicarla. Per questo è importante formarsi, ascoltare e scegliere la miglior strategia per non sprecare risorse, oggi più che mai preziose” sottolinea il presidente Fabrizio Luciani prima di dare la parola a Tremolada e ai protagonisti della tavola rotonda: Luca Losco, senior private banker di Fineco Bank, Gaetano Ascenzi, direttore del Digital Innovation Hub delle Marche, e Roberto Di Giacomo, direttore generale di Hcomm, azienda fermana leader mondiale nelle tecnologie immersive.

Villa Lattanzi ha fatto da cornice, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, il viceprefetto Valerio Di Rollo e il consigliere regionale Andrea Putzu hanno introdotto il tema parlando delle azioni in favore dell’innovazione ed ello sviluppo delle aziende, in particolare delle Pmi, tramite bandi e investimenti diretti.

Luca Tremolada durante la sua relazione ha sottolineato alcuni concetti chiave: “L’AI non è un risparmio di tempo, è imparare a fare più cose. Non bisogna però neppure dimenticare che l’intelligenza artificiale quando non sa qualcosa poi la inventa”.

Un consiglio colpisce l’attenzione degli imprenditori presenti in sala: “Prendete il dipendente anziano dell’azienda, quello che conosce davvero ogni meccanismo e fategli allenare la vostra intelligenza artificiale. Poi ai giovani ne affiderete lo sviluppo e l’utilizzo, ma la competenza che garantisce l’esperienza non è altrimenti trasmissibile”.

Non ha dubbi Fabrizio Luciani: “L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma va guidato dall’intelligenza naturale dell’imprenditore. Le macchine possono potenziare, ma non sostituire l’intuizione, la responsabilità, la relazione umana” ha aggiunto Luciani.

Alcuni spunti di Tremolada sono poi stati ripresi durante la tavola rotonda. Partendo da quel “la Finanza ha fatto all in” che Tremolada ha indirizzato a Losco. Il group manager area Marche sud non ha esitato: “E’ davvero disruptive l’IA nei mercati finanziari: dalla gestione dinamica del rischio alla costruzione di portafogli efficienti, fino all’elaborazione predittiva dei dati di mercato. Un cambiamento strutturale non più futuro, ma presente”.

Ascenzi, che oltre a essere direttore del Digital Innovation Hub e un imprenditore nel campo della cyber sicurezza, è partito dal ruolo dei big data, per arrivare poi al DIH, quello marchigiano è ai vertici europei per efficienza,  e al supporto che può dare alle aziende: “Consulenze e servizi, completamente gratuiti, per aiutare le imprese a non sbagliare l’approccio strategico anche nelal scelta dell’AI da inserire nell’azienda. Perché non ce ne è solo una e perché va davvero targettizzata”.

Chiusura affidata al mondo immersivo di Hcomm, azienda fondata da Maurizio Rosettani che ha inventato la tecnologia che “si prende cura di me, che va oltre la domotico e pensa lo spazio nell’interesse dell’uomo”. Presentazione affidata al direttore generale Di Giacomo: “Parliamo di programmi neurosensoriali immersivi, un nuovo modo di vivere il rapporto tra persona e spazio abitativo. Tecnologia che sta evolvendo, diventando un riferimento non solo nel mondo residenziale, perché funzionale all’hospitality, al wellness, al gaming e al mondo del b2b”.

L’assemblea si è chiusa poi con l’aperitivo, con prodotti delle aziende della sezione agroalimentare di Confindustria, utile a prolungare il confronto tra relatori e imprenditori, sotto l’occhio vigile del questore, e dei comandanti di Finanza e carabinieri, rimasti colpiti dalla lectio di Tremolada.

“Non basta introdurre tecnologie, serve un percorso e consapevolezza, per questo proseguiremo con impegno nel coinvolgimento in momenti di confronto, formazione e soprattutto conoscenza” la conclusione di Luciani.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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