FERMO – La visita di Matteo Salvini, ministro alle Infrastrutture, tiene calda la questione A14. Il vice premier ha parlato di ‘terza corsia possibile, se la si vuole’. Sul punto interviene anche Francesco Trasatti, candidato consigliere regionale nella civica che porta il nome di Matteo Ricci. “Le infrastrutture non vanno pensate solo per tamponare le emergenze, ma come leva strategica di crescita e di sviluppo. Le Marche hanno bisogno di una visione di lungo periodo, capace di attrarre investimenti, sostenere il turismo e accompagnare il lavoro delle imprese".
Nello specifico, peer Trasatti "nota è la ‘strozzatura’ sulla A14 dopo Porto Sant’Elpidio, dove, termina la terza corsia. La domanda che si pone ogni cittadino marchigiano, fermano in particolare, è: dov’è finita la promessa di realizzare la terza corsia sbandierata, durante la precedente campagna elettorale, dal governatore Acquaroli? A favore dei suddetti lavori, dati per imminenti, si spese anche il vicepresidente Salvini quando venne in visita, nel 2022: la evidente bugia, ai soli scopi elettorali, è presente anche nell’attuale programma elettorale?”.
Cosa fare quindi? “Realizzare una terza corsia fino al casello di Pedaso è una soluzione molto parziale con l’identico problema visto che la maggior parte dei problemi e degli incidenti è nel tratto seguente. Come da programma di coalizione per Matteo Ricci Presidente, pensiamo che, la prima urgenza da risolvere sia il completamento dei cantieri: si protraggono da troppi anni, hanno lasciato sulla strada numerose vittime e non offrono un quadro realistico sull’effettiva percorribilità del tratto interessato; in seconda battuta, è necessaria la riqualificazione e messa in sicurezza della SS-16, oltre allo sviluppo della rete stradale parallela nell’area interna- vedi il prolungamento della ‘Mezzina’ per unire la Valtenna alla Valdaso- in modo di poter ridurre il carico costiero”.
Queste idee porterà in regione Trasatti se eletto. “Meno annunci a vuoto e più fatti concreti per una mobilità sicura, moderna ed efficiente partendo dalla partecipazione pubblica al dibattito con un tavolo di lavoro che ci impegniamo a organizzare”.