FERMO - Autunno, tempo di vaccini. Anche se gli italiani non sembrano proprio propensi. "Non affidiamoci a dottor Google". Da qui l’appello a livello nazionale e, specialmente, per il Fermano. "Il picco influenzale è previsto per fine dicembre 2025-primi di gennaio 2026 ma – spiga il direttore Giuseppe Ciarrocchi - è bene che, soprattutto gli anziani, si vaccinino subito, anche perché la copertura è valida per tutta la stagione".
La raccomandazione è rivolta principalmente alle persone dai 60 anni in su, ma anche alle categorie fragili e ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni. “Per tutti loro il vaccino è gratuito. Ma non c'è solo antinfluenzale. Ci si può vaccinare, anche in questo caso a discrezione dell'utente, contro il Covid e, per i bambini, anche contro il virus respiratorio sinciziale”.
Nel caso dei bambini, nati tra aprile 2025 e settembre 2025, con l'offerta di anticorpi monoclonali, la somministrazione viene effettuata dai pediatri di famiglia o nei centri vaccinali. I genitori sono liberi di scegliere se immunizzare i loro bambini o meno” chiarisce Ciarrocchi.
Dopo la stagione da record dello scorso anno, che ha messo a letto oltre 16 milioni di italiani, l'influenza stagionale è di nuovo alle porte. Quale tipo arriverà? Difficile fare previsioni sulle caratteristiche di questa annata, ma l'andamento della stagione nell'emisfero Sud preoccupa.
“In Australia, nei primi sei mesi del 2025, abbiamo riscontrato un aumento di questo virus che ha generato sintomi un po’ più aggressivi. Dal momento che l'Australia può anticipare quello che succede qui in Europa, dobbiamo essere pronti, prepararci con attenzione e ricordarci che la prevenzione è l'arma più potente che abbiamo a disposizione” sottolinea il capo dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute, Mara Campitiello.
Campitiello ha invitato a non sottovalutare l'influenza: “Essendo una malattia comune si pensa che i sintomi siano leggeri e che non possano aggravarsi. In realtà, nei soggetti particolarmente fragili, come gli anziani, o in categorie con patologie croniche l'influenza può avere complicanze, può aumentare l'accesso al Pronto Soccorso e le ospedalizzazioni. Tuttavia - ha puntualizzato - anche i giovani devono fare attenzione perché ogni organismo reagisce in maniera diversa e non possiamo prevedere l'evoluzione dell'influenza”.
"Vaccinatevi, non aspettate il picco influenzale” riprende il direttore del Dipartimento Prevenzione dell'Ast di Fermo. A Fermo sono già arrivate tutte le dosi richieste, oltre 31mila, che sono a loro volta state distribuite a medici di medicina generale e pediatri, oltre che alle farmacie che hanno aderito alla campagna.
Si può scegliere se vaccinarsi solo contro l'influenza o anche contro il Covid, con dosi aggiornate alle ultime varianti. Chi propende per entrambe le vaccinazioni, riceverà una unica dose co-somministrata.
L’obiettivo, a livello locale e nazionale, è fare meglio dello scorso anno, quando l'asticella si è fermata al 19,6% per la popolazione generale e al 52,5% per gli anziani, a fronte di un obiettivo di copertura nella popolazione target compreso tra 75 e 95%. La vaccinazione è gratuita per le persone che appartengono alle categorie a rischio: anziani, persone affette da patologie, donne in gravidanza.
“In questa fascia della popolazione, in particolare, la vaccinazione è uno strumento di protezione anche verso il neonato che fino a 6 mesi ha un sistema immunitario abbastanza debole: se ci proteggiamo noi, proteggiamo anche il nostro neonato” ha concluso Campitiello.
Raffaele Vitali