
FERMO – L’indice di criminalità pubblicato sul Sole 24 Ore non è lusinghiero per Fermo. La più piccola provincia delle Marche è la peggiore tra le cinque e si colloca al 57esimo posto italiano (+2,07%). Ascoli, che è la seconda nella poco lusinghiera classifica, è 73esima, Pesaro, Ancona e Macerata (+6,69%) viaggiano nel blocco tra 90 e 100.
Cosa penalizza il Fermano? In primis i casi di sfruttamento della prostituzione, di cui si parla meno ma che è ancora molto presente. Tanto da collocare Fermo al 34esimo posto con 4 casi.
Male a livello di estorsioni e truffe informatiche, oltre al 30esimo posto alla voce ‘danneggiamento seguito da incendio’. Tornano a crescere le denunce legate al mondo degli stupefacenti e dei furti. Ancora troppe le denunce per lesioni (48esimo posto), anche se in diminuzione.
Ultimi posti, quindi bene, per violenze sessuali. A livello generale, in Italia crescono i furti, in particolare quelli in casa. A Fermo in particolare vanno di moda i furti di auto. Un terzo dei denunciati sono stranieri, in particolare i non italiani sono attivi nei reati predatori. Preoccupa infine la crescita dei reati commessi da minori.
Infine, l’usura, uno dei dati che certifica la crisi economica del territorio, ma anche la voglia dei cittadini di cambiare visto che . La provincia di Fermo è al nono posto, mentre Macerata e Pesaro si trovano tra il 70esimo e l’ottantesimo.
Dati che saranno utili anche al neo questore, la piccola provincia è tranqulla ma necessità di controllo continuo, dalla costa ai Sibillini, considerando che la maggior ricchezza si concentra nel distretto calzaturiero.
