L’obiettivo più credibile è quello di spingere il Demanio, unico titolato a quantificare il valore, a rivedere la somma, che chiaramente non arriverà mai a 1,9 milioni. Ma se già superasse l’1,7 il privato potrebbe evitare scontri titanici.
PORTO SANT’ELPIDIO – E se Aldo Moreschini, o meglio L’Azzurro Srl chiedesse davvero i 500mila euro mancanti dopo la stima del demanio al Comune? Perché questa è la strada principale che si va delineando. Una strada impervia per il sindaco Nazareno Franchellucci che al momento ha come appiglio dolo un passaggio del contato di vendita in cui si legge un ‘salvo diversa stima del demanio’.
Intanto i legali dell’azienda sono andati in Comune per farsi consegnare tutte le carte utili per studiare il quadro e decidere se impugnare la stima del Demanio. Su cui va fatto un lavoro ‘politico’ bipartisan, maggioranza e opposizione, al momento impegnate a dibattere sui giornali con il solo Giorgio Marcotulli a proporre ipotesi risolutive. Altrimenti si andrà poco lontano.
L’obiettivo più credibile è quello di spingere il Demanio, unico titolato a quantificare il valore, a rivedere la somma, che chiaramente non arriverà mai a 1,9 milioni. Ma se già superasse l’1,7 il privato potrebbe evitare scontri titanici, raggiungendo una sorta di pareggio con le spese, che metterebbero a rischio le casse comunali. Intanto, si attende San Crispino e la sagra dello stoccafisso che si terrà all’interno dell’ex Gigli che, salvo colpi di scena ulteriori, resterà a disposizione degli organizzatori come deciso dal privato nelle settimane scorse, prima della doccia gelata che potrebbe costargli 500mila euro.