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'Immaginare ciò che ancora non è': Fermo ricorda don Franco . "Gli intitoliamo il nuovo centro riabilitativo"

19 Agosto 2025

FERMO - Le Comunità di Capodarco, insieme al Comune di Fermo, vogliono ricordare don Franco Monterubbianesi, scomparso il 27 maggio 2025, in questo mese di agosto nel quale ricorre un anniversario importante.

Don Franco teneva molto, infatti, alla data della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 19 agosto 1956, “tutti gli anni, tornando a Capodarco - scrive il Presidente della Comunità di Fermo, don Vinicio Albanesi -, aveva un messaggio e progetti da proporci: i giovani, la cura della terra, il sud America, l’Africa. Un ricordo che, al di là dei dettagli della sua vita, ha lanciato modi di condivisione con chi era in difficoltà (disabilità fisica o mentale, minori abbandonati, giovani con dipendenze, sofferenze psichiatriche). E’ stato fondatore non solo per le Comunità che sono poi nate, ma per la capacità di leggere il futuro per chi rischiava di restare escluso”.

“I quasi 95 anni della sua vita - prosegue don Albanesi -, possono essere riassunti in quattro caratteristiche che hanno guidato la sua azione. La fiducia. Una virtù rara e difficile verso chiunque incontrasse. Fosse studente, seminarista, disabile, insegnante, volontario. Un’attitudine che lo portava a immaginare ciò che ancora non era. Da qui il fascino dei sogni da realizzare. L’impronta della fiducia suggeriva speranza. La libertà. Una caratteristica che libera da schemi, pregiudizi, errori. Ciascuno ha diritto a creare la propria storia verso la felicità, anche se occorre superare pregiudizi, abitudini e tradizioni".

E poi la comunità. "E’ stato semprefautore convinto che solo insieme si possono superare problemi e difficoltà. Il ricordo e il merito vanno anche a Marisa Galli, la ragazza fondatrice con lui della Comunità. La mondialità. Non ha posto confini né materiali, né spirituali alla sua azione. Ha sempre cercato di cogliere occasioni per migliorare la vita. Infine, la sua religiosità era insieme ortodossa e coraggiosa. Concepiva il mondo come un insieme creato da Dio perché ogni creatura fosse felice”.

Appuntamento il 23 agosto alle 17 nel terrazzo della Comunità di Capodarco di Fermo. Sono previsti gli interventi di: don Vinicio Albanesi (Presidente della Comunità di Capodarco di Fermo ETS), Paolo Calcinaro, Carlo Verducci (Autore del Libro “Marisa Galli - Cuore della Comunità di Capodarco”),Padre Alberto Maggi (Teologo e biblista).

A seguire interventi liberi dei responsabili delle Comunità di Capodarco e di quanti l’hanno conosciuto e apprezzato. Il sindaco ha deciso di intitolare a don Franco del nuovo Centro Riabilitativo Sociale in corso di realizzazione nell’area ex Conceria, che avrà i requisiti dell’accoglienza e dell’inclusione, “principi dei quali egli ha fatto la sua missione di vita”.

“La vita di Don Franco è stata realmente accanto ai veri ultimi, senza se e senza ma, fino alla fine dei suoi giorni – ha detto il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – vogliamo farne memoria per quanto ha detto, per quanto ha fatto, per quanto ha tracciato. Il suo è stato un segno indelebile, ha attuato con concretezza e grande profondità umana il suo essere sacerdote. I suoi progetti erano tutti rivolti ad accogliere, a dare speranza. La sua costanza e la sua determinazione devono essere d’esempio ed è per questo che intitolargli il nuovo Centro Riabilitativo in corso di realizzazione a Molini Girola, nell’ex Conceria, sarà un modo per rendere sempre vive le sue idee e soprattutto la sua azione”.

La Comunità Nazionale di Capodarco, l’Ente che riunisce tutte le strutture di accoglienza che sono nate ispirandosi alla realtà fondata da don Franco, in sua memoria, ha dato vita al “FONDO DON FRANCO”, per supportare le Comunità di Capodarco che in Italia e nel mondo aiutano i giovani in situazioni di fragilità a perseguire concretamente il loro progetto di vita attraverso l’erogazione di borse di studio e di inserimento lavorativo. "Chi ha conosciuto don Franco sa che gli era particolarmente a cuore il futuro e l’impegno dei giovani: “Dobbiamo aiutarli a ritrovare la speranza perduta, una delle sue ultime raccomandazioni" ribadisce don Vinicio.

Oggi le realtà legate al mondo di Capodarco, attivate in Italia, sono 13 e 4 quelle all’estero (Albania, Camerun, Equador e Kosovo), quasi 1.300 le persone accolte per oltre 600 addetti e 430 volontari. Oltre 30mila le prestazioni riabilitative erogate.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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