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Il punto sul Covid: troppi contagi e sette morti. Acquaroli chiude le scuole superiori: "Didattica a distanza al 100% da martedì"

30 Ottobre 2020

FERMO - Sembra di essere tornati a marzo. Ai bollettini quotidiani: contagi, ricoveri, morti. Appuntamenti fissi che scandiscono le giornate e disegnano un quadro a tinte fosche. Quando la sanità alza bandiera bianca, c’è poco da stare allegri. Restate a casa il più possibile, va ripetendo da giorni l’Area Vasta 4, perché ricostruire i contatti dei positivi è diventato impossibile. La situazione è seria. Eppure domenica a Porto Sant’Elpidio c’è una manifestazione alle 18,30 contro il Dpcm del Governo. “Commercianti, lavoratori, autonomi e cittadini che stanno pagando queste scelte. Tutti con il tricolore e senza simboli partitici” recita la locandina. Anche se tra gli organizzatori figurano esponenti di punta del centrodestra elpidiense. Quel centrodestra che governa la regione e che ha appena preso la decisione più difficile, fermare la didattica.

SCUOLE SUPERIORI A DISTANZA

Lo dicono i numeri, lo dice la decisione del governatore Francesco Acquaroli: "Da martedì tutte le scuole superiori effettueranno didattica a distanza”. Ecco l’ordinanza, che verrà firmata tra poche ore. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, proseguiranno le lezioni "da remoto" (didattica digitale integrata) al 100 per cento, con la possibilità di svolgere, in presenza, le attività laboratoriali previste dai rispettivi ordinamenti, le verifiche scritte, le lezioni per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli che hanno difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio. "È un provvedimento che assumiamo con la consapevolezza di dover contrastare lo sviluppo della pandemia anche attraverso misure flessibili di insegnamento, garantendo comunque, alle fasce deboli della popolazione scolastica, la possibilità di proseguire l'anno scolastico in presenza” spiegano il presidente e l’assessora Giorgia Latini.

I CONTAGI CRESCONO

Nelle ultime ventiquattr'ore, nelle Marche, il Covid s’è portato via sei anziani, tutti con patologie pregresse, e un 60enne. Uno era di Monte San Pietrangeli. Aveva 86 anni, è morto all'ospedale di San Benedetto, dove è spirata anche una sambenedettese di 76 anni. All’ospedale di Ascoli sono morti un 83enne di Folignano e una 74enne di Venarotta. In quello di Senigallia ha perso la vita un 87enne di Arcevia, in quello di Marche Nord una 85enne di Sassocorvaro.  Ricoverata in gravi condizioni anche una dottoressa 53enne.

Il “Murri” serra i ranghi e si prepara alla nuova ondata di ricoveri. Da stasera, una parte dei letti di Medicina sono stati riconvertiti in Covid. È l’inizio della fase 2, annunciata dall’Area Vasta 4. Che porterà a 68 i letti dedicati ai contagiati, che oggi, nel reparto di Malattie infettive, sono 32, dopo la dimissione, ieri pomeriggio, di tre pazienti e l’ingresso, stamattina, di altri tre. 

Capitolo contagi. I dati del Gores parlano, oggi, di 49 nuovi casi nel Fermano. In tutta la regione sono 524, a fronte di 1968 tamponi processati. La provincia più colpita resta quella di Ancona, con 220 nuovi casi, seguita da Macerata (117), Ascoli (62), Fermo e Pesaro (44). Trentadue i nuovi contagi da fuori regione. I sintomatici sono 71, a cui si aggiungono 134 contatti stretti. Per i quali è prevista la quarantena in automatico, senza passare per il tampone. Che viene fatto solo quando il "contatto" in isolamento manifesta sintomi. A Fermo, ieri, i positivi erano 75. A renderlo noto è stato il sindaco Paolo Calcinaro in un post su Facebook.

COVID HOSPITAL

Il sindaco di Fermo, che è ancora in quarantena, ha plaudito alla riapertura del Covid Hospital di Civitanova. «Se le terapie intensive, nella nostra regione, non sono momentaneamente al collasso – ha scritto – è anche grazie a quell'operazione». «I fatti – ha aggiunto – hanno dato ragione a Ceriscioli e ha fatto bene Acquaroli ad utilizzarlo senza preconcetti politici. Dovremmo unirci nelle scelte di buonsenso e abbandonare, momentaneamente, gli spalti dell'hooliganismo politico, ma siamo in Italia». Il Comune di Fermo ha, intanto, cominciato a sottoporre periodicamente a tampone rapido i suoi dipendenti. Oggi pomeriggio è toccato alle educatrici dell’asilo nido “Santoro”.  Scende, infine, nel Fermano, il numero delle persone in quarantena. Oggi sono 1.088 (-40 rispetto a giovedì), di cui 136 sintomatiche (-4). In tutte Marche, le persone in isolamento domiciliare vigilato sono 9.478.

Francesca Pasquali

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