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Il punto su plasma, App e ospedali Covid. Ceriscioli smentisce Ricciardi: "Marche fuori dal tunnel a fine maggio". Fermo è a zero

20 Aprile 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – “Sessanta medici dall’Albania in forza da oggi nelle Marche”. L’annuncio è di Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale. Che poi chiarisce, con lo pneumologo Richeldi, componente Cts, anche la questione ‘acqua contagiata’ che ha scosso Parigi. “Il rilevamento dell’acido non corrisponde alla particella contagiante. Certo, questo è un virus nuovo e avremo modo di saperne di più. Ma non credo, anche se bisogna sempre essere cauti, che sia una notizia che debba allarmarci”.

LO STUDIO DI RICCIARDI

Secondo lo studio dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato dal direttore dell`Osservatorio e Ordinario di Igiene all`Università Cattolica Walter Ricciardi, la fine dell`emergenza Covid-19 in Italia, con nessun nuovo contagio rilevato, potrebbe avere tempistiche diverse nelle Regioni a seconda dei territori più o meno esposti all`epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l'assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio.

“Parliamo di modelli con limiti intrinseci, il prevedere il futuro e quali misure verranno adottate”. Detto questo, ovvio che Lombardia e Piemonte hanno una circolazione più alta, essendo partiti prima. Il calo continua a esserci, ma è percentuale e più lento. Non è una ridotta efficacia delle misure”.

IL MONITORAGGIO REGIONALE

In merito alla previsione di Ricciardi, la Regione Marche ha dati ben diversi. “Si arriva per l’intera regione allo zero alternato dei casi tra il 25 e il 30 maggio, cioè un mese prima rispetto alle previsioni nazionali” ribadisce secco Luca Ceriscioli.

“Abbiamo tenuto in costante monitoraggio i dati e questo ci consente di effettuare una stima abbastanza precisa e aderente alle dinamiche effettive della malattia nella nostra Regione. I numeri ci dicono che stiamo tendendo allo zero alternato dei positivi, già raggiunto ad Ascoli-Fermo, con velocità diverse, in relazione alle diverse intensità di contagio che si sono registrate nella nostra regione”. questi dati consentiranno di pianificare “con molta precisione le riaperture, a partire dal 4 maggio, monitorano in modo particolare tutte le diverse situazioni senza mai abbassare la guardia”.

MARCHE, CRESCITA ZERO A FERMO E ASCOLI

Lo studio regionale, in prima linea il dottor Marco Pompili, suddivide il territorio in tre distinte zone, in relazione all’intensità del contagio: l’area delle province di Ascoli-Piceno e Fermo, l’area Macerata-Ancona e l’area Pesaro-Urbino. L’analisi tiene conto inoltre del fatto che la numerosità dei tamponi ha subito forti variazioni: negli ultimi 5 giorni di marzo è stata effettuata una media di 605 tamponi al giorno; negli ultimi 5 giorni, tra il 16 e il 20 aprile, è stata effettuata una media di 1079 tamponi. “Per questo motivo va ritenuta errata la valutazione basata solo sulla crescita dei casi Positivi gg/gg, in quanto l’indicatore più appropriato dovrebbe essere la probabilità di trovare un positivo in rapporto ai tamponi eseguiti. Nello specifico, la probabilità di trovare un positivo sui tamponi fatti è negli ultimi 5 giorni dello 0,061 (il 6% sui tamponi eseguiti), mentre negli ultimi 5 giorni di marzo era dello 0,24 (il 24% nei tamponi eseguiti)”.

Nel dettaglio, Ascoli Piceno è a zero casi da 3 giorni, la Provincia di Fermo ha toccato gli zero casi in modo alternato e ha una media di crescita di 2 casi al giorno. Le province di Macerata e Ancona hanno una crescita strutturata dello 0,9%. “La provincia di Pesaro-Urbino ha una media negli ultimi 3 giorni di 18,6 casi al giorno, una mediana di 20 casi (valutazione ultima settimana), una crescita media (ultimi 5 giorni) dello 0,9% e una media mobile dello 0,8%. Pesaro Urbino è la provincia che ha registrato l’impatto maggiore, ma è anche la provincia che nell’ultimo mese ha registrato l’incremento maggiore del numero dei tamponi” ribadisce Ceriscioli.

IL PLASMA PER GUARIRE

Tornando ai macro temi, sull’uso del plasma dei guariti, che sempre più ospedali utilizzano per attaccare il Coronavirus, il Cts chiarisce: “La plasma terapia, trasferimento passivo della immunità, è una pratica medica in atto da fine ‘800. Se la validità ce l’abbia anche con il Covid 19 non lo sappiamo. I colleghi che sperimentano stanno facendo una loro valido. È un approccio efficace, ma non abbiamo ancora una risposta definitiva, anche Aifa sta supervisionando. Ma a breve avremo risposte più confortanti e sicure, ma è una delle speranze aperte”.

APP E COVID HOSPITAL

Tra tamponi, App e misure di contenimento l’azione di contrasto sarà sempre più efficace: “L’applicazione è una misura che si adotta su base volontaria. Verificheremo la grande responsabilità degli italiani”. Responsabile sarà il sistema sanitario invece nel follow up dei pazienti che hanno superato il Coronavirus: “Considerate che i Covid Hospital dureranno nel tempo, come anticipato dal ministro Speranza”.

Frase quest’ultima che conferma l’importanza della realizzazione del presidio nella fiera di Civitanova Marche, come ribadito più volte dal presidente delle Marche Luca Ceriscioli, in modo da sgravare le strutture che invece dovranno riprendere la normale attività, per stare in zona Fermo e Civitanova in primis. Con il Murri che oggi ha chiuso l’area Covid 2, come anticipato dal direttore Livini, a riprova della diminuzione di ricoveri, scesi oggi a 41.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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