FERMO – Il conservatorio Pergolesi apre in musica il 2024 con il concerto di allievi e docenti. ‘Ai nuovi inizi’ è il titolo dell’appuntamento di domenica alle 1830. “Abbiamo scelto di valorizzare le eccellenze della nostra istituzione. E lo facciamo in due modi: orchestra e big band formate al 90% da studenti. L’orchestra di 60 elementi vede coinvolti 6 docenti; la big band è composta solo da allievi, sia nella parte fiati sia per i solisti jazzisti” spiega il direttore del conservatorio Pergolesi.
In poche settimane le audizioni per cantanti e solisti, sono stati 17 i partecipanti per la selezione dei solisti. “Siamo una istituzione felice, che attrae. Per questo i concerti dei migliori studenti con l’orchestra vogliamo renderli un appuntamento fisso tre volte l’anno. Vogliamo premiare chi merita” prosegue il direttore. Le prescelte sono Lucia Fiorelli al violoncello e Monica Pia Galullo al pianoforte.
Confermata la parte operistica: “Entriamo nel centenario di Puccini, per cui era dovuto dedicargli questo concerto con tre soprano che renderanno le arie piacevoli e coinvolgenti”. Partner dell’evento si conferma la Rete Lirica delle Marche, che partecipa nella produzione dello spettacolo e ha fornito il direttore d’orchestra.
Ad aprire il tutto la parte ‘nuovi linguaggi’ guidata dal maestro Mauro De Federicis: “Come jazz omaggia Bacharach, scomparso un anno fa. Un compositore pop che ha saputo unire anche i ritmi brasiliani. Il primo brano, molto morbido, richiama la bossa nova grazie alla big band, mentre per l’orchestra un medley di Alfie e I’ll never fall in love again. Sarà godibile”.
L’assessora Micol Lanzidei incassa il regalo del Pergolesi. “Il Comune è orgoglioso del vostro lavoro, siete sempre parte della vita cittadina e fare parte del nostro programma natalizio. Noi abbiamo una politica culturale di apertura e coinvolgimento che deve rendere ambasciatori tutti quelli che vivono Fermo. Per ‘Opera domani’ abbiamo avuto 5mila richieste, a riprova di come si stia lavorando per favorire la conoscenza della lirica, delle storie, dei personaggi che ci rendono unici. Ricevere richieste dalle scuole di tutta la provincia prova che stiamo crescendo insieme”.
Quello del coinvolgimento dei giovani è un tema che interessa molto Di Egidio: “Quello che avviene a Fermo non è la normalità. In tutti i conservatori si fanno concerti di inaugurazione, ma spesso sono iniziative interne, slegate dalla comunità, si tengono nelle sale interne. A Fermo la musica ha come cornice il teatro dell’Aquila. Solo a Catania e Palermo ci sono situazioni così. Il merito è anche della comunità accademica sana, supportata da un apparato amministrativo efficiente”.
La chiosa è del presidente Igor Giostra: “Un concerto che una festa, ma anche formazione per gli studenti che salgono sul palco di uno dei teatri lirici più importanti d’Italia. Loro studiano per esibirsi davanti a un pubblico eterogeneo, è una vera prova, anche perché devono rispondere a un grande direttore d’orchestra. Un appuntamento affascinante per chi suona e per chi ascolta”.
Dieci euro il costo del biglietto, 5 euro per gli studenti. “Iniziamo così, poi ci saranno altri due concerti di orchestra e solisti, questo già lo anticipo. Pur se consapevoli del grande lavoro necessario: una produzione orchestrale comporta una settimana di impegno totalizzante per la struttura” riprende Di Egidio.
Che per il 2024 vorrebbe portare a Fermo una dele tappe del Premio Nazionale delle Arti, “mi piacerebbe il canto, per dare un segnale nazionale della nostra attività”. E poi tanti altri saranno i momenti di incontro tra Conservatorio e città, come fatto il 6 e 7 gennaio per il Presepe vivente.
r.vit.
