
AMANDOLA – Un evento nell’evento. Durante il primo fine settimana di Diamanti a Tavola, che ha fatto registrare il sold ut, soprattutto domenica sotto il sole, il concerto di panflute ha conquistato turisti e cittadini.
Un suono dolce e avvolgente quello di Matteo Pio Borazio che ha riempito i muri antichi dell’Auditorium “La Collegiata” un luogo ricco di fascino sede di esposizione di opere d’arte e antiche pergamene.
“Un’esperienza sensoriale che ha fuso storia, arte e ascolto puro in un luogo ricco di fascino” commentano i tanti partecipanti. Del resto, l’Auditorium La Collegiata non è solo uno spazio per concerti: è un testimone silenzioso del tempo. Le sue volte e i colori raccolti custodiscono storie antiche. Qui, il suono del panflute ha trovato un’eco straordinaria. Quando le note navigano tra archi e pilastri, creano un dialogo tra passato e presente. Matteo Pio Borazio ha costruito con la sua musica un ponte tra l’anima collettiva di Amandola e l’ascoltatore, donando una carezza sonora che ha scaldato i cuori.
Il panflute di Borazio è diventato anche in Amandola voce interiore, capace di raccontare emozioni dimenticate, sogni sospesi nel tempo, paesaggi interiori. Ogni nota ha vibrato come un filo sottile che connette il silenzio al sentimento. Con questo concerto ha conquistato il pubblico per la sua capacità di far percepire il respiro impalpabile della natura e della memoria.
Il concerto i è chiuso con un lungo applauso e il grazie da parte del Comune, con le assessore Maria Rita Grazioli e Sonia Pieragostini, e dell’associazione ex Allievi dell’Istituto Tecnico Mattei guidata dal presidente Orfeo Cruciani.
Per chi se l’è perso, il 14 dicembre il maestro Matteo Pio Borazio sarà di nuovo ad Amandola nel santuario del Beato Antonio con l’Orchestra Fiati “Insieme per gli Altri”.
