
di Chiara Fermani
Porto San Giorgio ritrova uno dei suoi luoghi simbolo. In piazza Matteotti, il Caffè Novecento diventa Novecento, riapre le porte e si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia, fatta di incontri, sorrisi e convivialità.
Un ritorno che non è soltanto la rinascita di un locale, ma il segno concreto di una città che guarda al futuro con fiducia, riscoprendo il valore dei propri spazi e delle proprie tradizioni. Il progetto è frutto di un lavoro corale, nato dalla volontà di alcuni imprenditori del territorio di riportare vita e fascino nel cuore di piazza Matteotti, restituendo alla comunità quello che per decenni è stato considerato il suo salotto elegante.
A guidare questa rinascita è Giuseppe Manzionna, ideatore e gestore del progetto, già alla guida di realtà di successo come Aqua e Nomad Chalet, che con passione ha voluto raccogliere un’eredità importante e trasformarla in una nuova occasione di crescita per la città. La nuova avventura del Novecento nasce con una visione chiara: unire tradizione e innovazione, mantenendo intatto il fascino di un luogo storico ma proiettandolo verso una dimensione contemporanea.
Un equilibrio che si riflette anche nella proposta gastronomica, affidata allo chef Francesco Pettorossi, già protagonista in cucine stellate come quella de L’Arcade di Porto San Giorgio. “Francesco è un grande amico — racconta Manzionna — sarà lui ad avviare la cucina del Novecento, poi da gennaio subentrerà Luca Menghini, altro nome di grande talento. La qualità sarà un elemento imprescindibile”.
“Sono nato e cresciuto a Porto San Giorgio — spiega Manzionna — e ho vissuto il Caffè Novecento, per me è un grandissimo onore prenderne il testimone. Negli ultimi mesi ho percepito tanta aspettativa: la gente si ferma, guarda, ricorda. Questo significa che il Novecento non è solo un locale, ma un pezzo di cuore della città”.
L’obiettivo è chiaro: “Vogliamo dare continuità a ciò che è stato, mantenendo eleganza e accoglienza. Il locale avrà orario continuato: colazioni, pranzi smart per chi lavora, cene raffinate. Sarà un luogo d’élite, sì, ma aperto a tutti i sangiorgesi e a tutto il territorio. Vorrei rivedere piazza Matteotti piena di vita, com’era un tempo. Allora si che avremmo vinto”.
Il weekend inaugura ufficialmente la nuova stagione del locale: “Partiamo con venerdì e sabato dedicati a cena e dopocena, poi arriveranno le domeniche con musica live, eventi di comedy e serate cinema. Vogliamo che il Novecento torni a essere un luogo vivo e dinamico”.

Manzionna sottolinea anche la sinergia che ha reso possibile il progetto. “L’amministrazione comunale è sempre stata disponibile e ognuno ha messo del proprio. L’architetto Giacomo Ortenzi ha realizzato un locale coi fiocchi e curato nei minimi dettagli. Ci tengo a dire che tutti i lavori sono stati eseguiti da aziende locali: è un orgoglio per noi”.
Un riconoscimento che trova pieno riscontro nelle parole del sindaco Valerio Vesprini: “Per me questa sera è una grandissima emozione. Ringrazio la proprietà che ha ascoltato anche i desideri dell’amministrazione, cioè che questo locale rimanesse destinato alla socialità, com’è stato il Novecento per tanti anni. È un progetto iniziato un anno fa, portato avanti con fiducia e collaborazione: un investimento non solo per Porto San Giorgio ma per tutto il territorio. Auguro ai gestori tanti successi, perché saranno anche i successi della nostra città”.
Tra i tantissimi invitati presenti alla serata anche numerose autorità e rappresentanti delle istituzioni: il neo assessore regionale Paolo Calcinaro, il presidente della Provincia Michele Ortenzi, il sindaco di Grottazzolina Alberto Antognozzi e il consigliere regionale Andrea Putzu, a testimoniare la vicinanza e l’importanza di questo momento per l’intero territorio fermano. Per molti sangiorgesi, il Novecento non è mai stato solo un bar: è un ricordo, una storia, un punto di incontro. Stasera il Caffè Novecento è tornato a battere nel cuore di Porto San Giorgio, con la stessa eleganza di sempre e una nuova energia. Un brindisi al passato, ma soprattutto alla bellezza del futuro che ricomincia da qui.
