di Raffaele Vitali
RIMINI/FERMO – In uno dei corner del maxi stand della regione marcato Let's Marche, spicca l’associazione B&B del Fermano, guidata dal presidente Devis Alesi. “Siamo un unicum, siamo i più grandi delle Marche con 72 strutture associate e 40 aziende partner” racconta Alesi. Al suo fianco l’assessora al turismo di Porto Sant’Elpidio, Elisa Torresi, città da cui tutto è partito, e la collega Maria Laura Bracalente, deleghe al commercio e ambiente.
“Oggi rappresentiamo numerosi comuni, dalla costa passando per Monterubbiano arriviamo fino a Montefalcone Appennino” prosegue Alesi. Il tutto grazie agli ultimi due anni di crescita continua. “Chiaro che la città elpidiense resta il cuore, visto che a livello di strutture extralberghiere è la più dotata, si contano 500 tra B&B, case vacanze e appartamenti a uso ricettivo” precisa l’assessora.
I margini di crescita per il team di Alesi sono enormi: “In tanti chiedono di entrare” anche se il mercato comincia a riscontrare delle problematiche. “Il B&B – riprende Alesi - ha peculiarità diverse da appartamento e affittacamere. Uno da solo può gestire tre appartamenti senza partita iva o affittare fino a 12 camere, se sceglie la nostra strada ha sei posti letto a disposizione e l’impegno a garantire la colazione, all’interno o con un buono in un bar”.
Le sfide quindi per chi crede in questa tipologia di ricettività, che ha numero in crescita, sono molteplici considerando che sulle 14mila strutture extra alberghiere delle Marche l’80% è fatto di appartamenti. “Noi dobbiamo far capire il servizio che viene offerto, solo questo ci qualifica e ci tiene sul mercato, che è sempre più orientato verso gli appartamenti. Perché, non si può negare, il desiderio di risparmio, e quindi l’avere una cucina, è molto forte”.
Per le città i B&B sono una risorsa, non va mai dimenticato. Che sia un borgo o Porto Sant’Elpidio: “Per noi sono essenziali. Non è un caso che il presidente della consulta del turismo sia proprio Alesi. Come Comune il supporto è a livello di promozione, del resto è un percorso circolare, noi diamo e loro ci riempiono di turisti”.
Non avendo alberghi in città, favorire lo sviluppo di una rete di ospitalità è cruciale: “Noi vendiamo un luogo differente. Chi ci sceglie sono famiglie, principalmente. Mamma papà e due figli, da qui il crescere anche di affittacamere e appartamenti. A chi viene offriamo spettacoli adatti che diventano uno timolo in più” rimarca l’assessora Torresi.
Quella appena chiusa non è certamente stata una stagione dei record, ma i primi 15 giorni di settembre hanno recuperato quanto perso in particolar modo a luglio. “Il nostro cliente tipo spende 50 euro a notte, è un tipo di turismo che mira a vivere i luoghi, risparmiando al contempo. Tanto che spesso è anche difficile abbinare l’ombrellone, perché magari puntano sulla spiaggia libera. Poi ci sono anche strutture di lusso, penso a Fermo, ma è un unicum all’interno della rete territoriale” prosegue Alesi.
Per restare competitivi, le attività si adeguano e così l’associazione, che vuole crescere: “Il turismo è fatto di rete e condivisione. Noi ne siamo espressione, siamo la realtà più grande a livello regionale. Chi si avvicina al mondo del turismo però lo deve fare avendo nozioni sui vari adempimenti e formando gli operatori”.
Per favorire l’associazionismo, B&B del Fermano investe: “Già organizziamo corsi per accrescere le competente, ora abbiamo due step da raggiungere e superare: la nuova sezione del sito internet da cui sarà possibile prenotare direttamente le strutture, bypassando così le grandi piattaforme con evidenti vantaggi economici, e la creazione di una academy insieme con la Confcommercio”.
Il TTG di Rimini per i piccoli è un’occasione: “Questa fiera per il settore è il riferimento, soprattutto per operatori e nuove tendenze. Ha sorpassato la Bit. Chi vuole imparare a fare turismo, qui deve passare. Qui si colgono le tendenze del 2026”.