di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO/FERMO – Dalla Tirreno Adriatico alla ciclabile, ecco Porto San Giorgio e Fermo che per le due ruote tornano a parlare insieme.
Una lunga striscia blu, chilometri di nuova viabilità all’interno della vecchia. “Una novità per il lungomare delle due città, oggi cambiamo la natura e la funzione. Da anni è considerata una strada di scorrimento veloce, tale e quale la Statale, usata per attraversare i nostri Comuni. Con questa scelta, sperando che entro l’anno arrivi il ponte sul fiume Ete, cambiamo volto alla costa” introduce il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira.
Mobilità dolce che diventa un servizio per il turismo. “Con una serie di accorgimenti, tipo il rialzo degli attraversamenti pedonali, rallentiamo la velocità dei mezzi. Aggiungendoci il senso unico, si pedalerà davvero in sicurezza. Un cambiamento che andrà digerito e che se servirà modificheremo, ma che è importante” prosegue Loira.
Per una provincia senza identità e brand, diversamente da altre zone che hanno la loro ‘riviera’, la ciclabile e il ponte saranno un primo imprinting alla costa. “Ragioniamo insieme, portiamo avanti progettualità comuni. Se fosse partita una sola delle città, si sarebbe creato qualcosa di incompleto”. Non c’è stato un vero accordo inziale, ma esigenze comuni che poi sono diventate” riprende Calcinaro.
Come Loira pensa all’immagine. “Stiamo lavorando per dare un lungomare ciclopedonale anche a Marina Palmense, quindi potremo avere una provincia completamente ciclabile, visto che Porto Sant’Elpidio, che è stata apripista, ha già l’infrastruttura”.
A Lido si lavora anche sui parcheggi, con nuovi spazi e messa a norma di alcuni vecchi in zona scuola e chiesa. “E questo in attesa di finanziamenti futuri che permetteranno di ridisegnare la cosa, dalla rigenerazione urbana di Porto San Giorgio all’Iti Urbano 2 per Lido di Fermo. Arriveranno tra cinque anni? Intanto noi agiamo” chiosa il sindaco di Fermo.
Ci ha lavorato molto Andrea Di Viriglio, che nella mobilità dolce crede davvero: “Questo è un territorio che si muove verso il futuro, cambiando l’approccio culturale del cittadino. Avremo una strada turistica, il lungomare come era fino a oggi, con il doppio transito, non era più sostenibile”.
L’assessore alla viabilità rivendica l’iter che ha portato all’investimento di 180mila euro, “tappe ponderate”, per un’opera provvisoria. “Abbiamo ottenuto milioni di euro via Pnrr, ben 4, e poterli destinare al nuovo lungomare è fondamentale. Uno stralcio importante verrà realizzato, magari partendo dal progetto preliminare che abbiamo presentato e che è stato fondamentale per intercettare i fondi”.
Non mancheranno i disagi: “Noi perderemo 90 parcheggi, lavoreremo per colmare il gap” ribadisce Di Virgilio. Che sia turismo lo ricorda Annalisa Cerretani: “Lo dico subito, il prossimo assessore al turismo sangiorgese avrà in me una partner, lo chiamerò il giorno dopo le elezioni. Per il presente, ben vengano i disagi: cittadini e residenti devono capire che stiamo migliorando la vita di tutti, non solo dei turisti”.
Tanti obiettivi “per un’opera temporanea ma impellente”, come la definisce Alessandro Ciarrocchi che spera tutti comprendano che “non si deve parcheggiare a due metri dalla spiaggia, ma si può camminare e pedalare in sicurezza”. Un ruolo per il tratto di Fermo lo ha avuto la Ciip, “che spostando il depuratore del basso Tenna ha dovuto intervenire sul lungomare e noi ne abbiamo approfittato” spiega Calcinaro.
Cronoprogramma? A Fermo si termina entro fine aprile, con il sogno di Pasqua. Porto San Giorgio magari un po’ di più, visto che la Ciip sta terminando i lavori di spostamento di una condotta che sta lungo spiaggia. La ciclabile sarà azzurra, da una parte e dall’altra, a differenziare i due comuni sarà il cordolo.
