FERMO – Li ha messi tutti in fila i 174 corridori e in solitaria, braccia al cielo, ha tagliato il traguardo di Capodarco facendo sua la 53esima edizione del Gran premio. Un’edizione speciale, inevitabilmente dolorosa, perché orfana del suo patron, Gaetano Gazzoli.
Ma lo strapotere messo in mostra dallo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain VictoriusTeam Devo) sarebbe davvero piaciuto a Gazzoli. Comme è piaciuuto ai tantissimi appassianti che noncuranti del caldo hano incitato dal primmo all'ultimo chilometro i corridori, soppratutto lungo i temuti muri.
Era uno dei favoriti, del resto arrivava dalla vittoria del Giro d’Italia Next Gen, ha preceduto il ceco Pavel Novak (MBHbamk Ballan CSB Colpack) e Cesare Chesini (MBHbamk Ballan CSB Colpack).
Trentasei società, dodici straniere, cinque continenti, il Gran Premio di Capodarco è davvero il meglio che c’è per under 23. Una corsa iniziata con due momenti toccanti, il passaggio davanti al monumento dedicato a Fabio Casartelli e la targa scoperta in ricordo di Gaetano Gazzoli.
Il via l’ha dato il sindaco Valerio Vesprini a Porto San Giorgio insieme con il consigliere regionale Marco Marinangeli, la premiazione l’ha completata il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.
In dieci hanno controllato a lungo la gara, tra questi c’era il fermano Bracalente. Poi a cinque chilometri dalla fine c’è l’allungo che sembrava decisivo di Andreaus e Novak. Ma poi rientra Omrzel e nessuno lo ferma più. vince lo sloveno, quinto posto per Bracalente a 22 secondi.
“Solito grande spettacolo a Capodarco per il grande sforzo di Adriano Spinozzi e Simone Gazzoli in ricordo di Gaetano. Un vincitore super che mi aveva colpito già alla partenza, ma anche un bravissimo "nostro" Diego Bracalente, tanti appassionati e qualche km in bici anche per me. Giornata stupenda” il commento finale di Calcinaro.
