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Il direttore della Bakery al presidio dei lavoratori: "Qui si fa un prodotto artigianale, voi siete la risorsa. Ripartiremo insieme"

23 Gennaio 2023

di Raffaele Vitali

FERMO - Si sono ritrovati in tanti davanti allo scheletro della Bakery. Uno scheletro che in realtà è meno grande di quel che si pensasse perché come confermano i vigili del fuoco, che stanno lavorando ininterrottamente da sabato, la parte distrutta e quindi da abbattere completamente è poco più di un terzo del grande capannone.
Un danno ingente, ma è anche il quadro che fa dire all'azienda durante il presidio dei lavoratori, che si sono incontrati con i vertici sindacali e il direttore dello stabilimento, che la voglia di ripartire è grande proprio per non disperdere quel capitale umano che caratterizza la produzione della Bakery. "Abbiamo passato la giornata domenica a telefonare a centinaia di persone fornitori clienti proprio per dare certezze ed evitare problemi” racconta agli operai Andrea Smerilli, direttore dello stabilimento.


Un'azienda che, è stato ricordato ai lavoratori uniti sotto la pioggia, è passata in due anni da 80 a 160 dipendenti. Quindi un boom che ha premiato l'organizzazione e la qualità anche garantita dalla produzione di Fermo. “Qui si fa un prodotto artigianale, non si può fare da un’altra parte” ribadisce Smerilli.


Presente tra gli ombrelli col cappuccio il sindaco Paolo Calcinaro che non è voluto mancare al confronto dei lavoratori con chi li rappresenta, in testa Uil e Cgil, e con chi guida la Bakery.
L'immagine che c'è davanti agli occhi racconta la realtà: da un lato le persone che da oggi per chissà quanto tempo non sanno cosa faranno durante la giornata, ma attendono quantomeno gli ammortizzatori sociali; dall'altra i vigili del fuoco con il gruppo del Gos ovvero gli specializzati in demolizioni durante le fasi critiche, al lavoro insieme ai tanti colleghi arrivati da tre province.

Sono loro che ieri sera poco dopo le 22 sono finalmente riusciti a entrare e così a svuotare quell'ala di capannone danneggiata dall'incendio. Questo ha permesso, raccontano i vigili del fuoco, di portare il materiale fuori dal capannone e spegnere meglio gli ultimi focolai.

Inizia da oggi la fase più complessa quella di capire cosa abbia provocato le fiamme ci vorrà tempo ma sicuramente arriverà la risposta. Intanto si sa che la parte che ha subito i danni andrà demolita perché sono stati intaccati anche tutti i solai, oltre che i macchinari, ma una gran fetta dello stabilimento è sana e quindi in prospettiva riutilizzabile.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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