
Mozione bocciata in Consiglio regionale delle Marche. “Avremmo potuto dare oggi un segnale importante approvando la mia mozione per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Potevamo mandare un messaggio chiaro sollecitando il Governo e il Parlamento a lavorare convintamente e concretamente per la soluzione "Due popoli, due Stati". Era facile, la Regione poteva aggiungersi a una lunga lista di consigli comunali, provinciali, regionali e ai 157 Stati (su 193, oltre l'80%) che già oggi riconoscono lo Stato di Palestina” sottolinea Maurizio Mangialardi, consigliere regionale del Pd.
“Sono molto dispiaciuto perché si tratta di un atto non in linea con la tradizione della nostra Regione, che negli anni sempre in prima linea nell'impegno per la pace e per l'autodeterminazione e la libertà dei popoli” prosegue.
Secca la reazione di Andrea Putzu, capogruppo di Fratelli d’Italia: “La sinistra preferisce le piazze ideologiche, noi lavoriamo per la pace e la sicurezza e per questo avevamo proposto una Risoluzione che ricalcava quella approvata dal Parlamento il 2 ottobre 2025, anche da parte delle opposizioni, un documento di straordinaria importanza che delinea in modo chiaro e responsabile la posizione dell’Italia rispetto al conflitto riesploso a Gaza dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023. Una posizione che il Governo Meloni ha sostenuto con coerenza e coraggio, difendendo il diritto di Israele alla propria sicurezza, denunciando la brutalità di Hamas e, allo stesso tempo, lavorando per una prospettiva politica stabile, basata sulla soluzione dei due Stati e sul rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese. Per la prima volta la Lega Araba stessa ha condannato senza esitazione gli attacchi di Hamas, chiedendo che quel gruppo terroristico abbandoni il potere nella Striscia”.
Putzu parla di mozione strumentale dal parte del PD: “Mentre il Governo lavora per la pace e dialoga con la comunità internazionale, loro partecipano e organizzano manifestazioni ‘pro Gaza’ che, troppo spesso, sono sfociate in disordini, slogan d’odio e problemi di ordine pubblico. Una deriva pericolosa, che alimenta tensioni anziché contribuire a una soluzione. Emblematico il caso del treno per Gaza promosso da Matteo Ricci, già candidato perdente contro il Presidente Acquaroli. Un’iniziativa che ha utilizzato un tema drammatico e delicatissimo come tentativo di propaganda politica, per meri obiettivi di consenso. E, purtroppo, anche quest’oggi in Aula si è assistito a dichiarazioni e proposte di risoluzione strumentali. Noi stiamo dalla parte della pace, della sicurezza e del diritto internazionale. La sinistra continui pure a inseguire cortei e slogan: noi continuiamo a lavorare per dare all’Italia un ruolo centrale nella stabilizzazione del Medio Oriente”, conclude.
