
Qualità degli impiegati pubblici locali, qualità dei politici locali e finanze pubbliche locali. Fero, in questo caso intesa come comune e non provincia, è al quinto posto in Italia, tra le migliori.
L’indice Maqi, che misura la qualità amministrativa dei municipi italiani, può diventare uno strumento di grande utilità interna per gli enti locali. “Deve servire all’amministrazione per auto-valutarsi e capire dove sia prioritario intervenire, così come ai cittadini per valutare il governo locale” ha spiegato al Sole 24 Ore Matteo Mazziotta, direttore centrale Sistan e Territorio per Istat.
L’indice valuta 11 indicatori divisi in tre dimensioni: strutturali, comportamentali e finanziarie. E si riferisce al triennio 2021-2023. Ovviamente soddisfatto il sindaco Paolo Calcinaro, considerando che ci sono anche parametri che lo riguardano direttamente.
Sta di fatto che “la macchina amministrativa” è promossa a pieni voti. L’indice, calcolato per oltre 7mila Comuni italiani, è stato presentato sulla rivista scientifica Social Indicators Research. Fermo è al top in diverse voci. Visto che l’indice considera gli anni medi di istruzione dei dipendenti pubblici, la dotazione organica, ovvero il numero di dipendenti per 1.000 abitanti, e l’assenteismo. Più in generale, i capoluoghi hanno impiegati più istruiti della media, e circa sei ogni mille abitanti (5,3 ogni mille a livello nazionale). C’è poi la voce ‘Calcinaro, quella che rileva “le caratteristiche strutturali della leadership locale, includendo gli anni di istruzione del sindaco e degli altri rappresentanti tra Giunta e presidente del Consiglio”. Fermo è al top con oltre 16.
Fermo è anche la migliore delle Marche per parità di genere negli organi politici e la quota di amministratori con profili white-collar, impiegati, professionisti, manager. Entrando nel merito del Bilancio, spesso criticato in consiglio comunale dalla minoranza, il Sole 24 Ore invece premia Fermo per l’efficacia gestionale. Capacità di spesa, solo Ascoli fa meglio, buona capacità di riscossione e di quota investimenti a bilancio che è la migliore delle Marche anche se inferiore alla media nazionale.
